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Roccamonfina / Sessa Aurunca – La bimba (10 mesi) del sindaco Montefusco colpita da improvviso malore. Odissea all’ospedale San Rocco. Il racconto di Carlo

Roccamonfina / Sessa Aurunca –  Momenti di forte preoccupazione si sono vissuti, la notte scorsa, in casa del primo cittadino di Roccamonfina, Carlo Montefusco. La sua bimba, di appena dieci mesi, è stata colta da un improvviso malore. La piccola prova di sensi è stata portata d’urgenza all’ospedale di Sessa Aurunca dove è iniziato un autentico calvario fatto di ritardi e disagi. Una bruttissima esperienza che ha messo in evidenza la necessità di dotare il territorio di strutture capaci di assicurare a tutti soccorsi d’urgenza efficienti e rapidi. E’ lo stesso sindaco Montefusco a raccontare l’accaduto:
“La mia bambina di 10 mesi all’improvviso ha avuto febbre molto alta, vomito, completamente abbattuta, quasi svenuta. Dopo averla trattata subito a casa con antipiretici ed idratazione, l’ho portata in ospedale a Sessa Aurunca. Le fanno un tampone risultato “negativo” e mi dicono che per la visita pediatrica occorre aspettare un minimo di tre ore in sala d’attesa, essendo l’unica pediatra di turno impegnata in sala parto. C’era un’altra famiglia ad attendere con un bambino che stava altrettanto male. Come si può, per un’emergenza pediatrica, attendere in una sala fredda 3 ore al pronto soccorso? Ho subito segnalato il disservizio al direttore sanitario, che ringrazio per la sua disponibilità ed umana vicinanza. Riesco a far visitare, tramite amici di amici, la mia piccola che dopo un’ora si riprende.
Riflessione: a Mariagiovanna il papà farmacista, le ha potuto immediatamente somministrarle dei farmaci ed ha avuto la fortuna di essere visitata da un pediatra esperto anche di notte. Ma se capita ad altri bambini? Ecco perché mi sto battendo a tutti i costi  per avere un efficiente polo sanitario a Roccamonfina, con personale qualificato per garantire prime cure e pronto soccorso a tutti”.
La bimba ora, per fortuna, sta meglio e la speranza di tutti è che presto possa recuperare totalmente e dimenticare, con l’intera famiglia, questa brutta avventura. Attendere, nel cuore della notte, diverse ore in sala d’attesa del pronto soccorso con una bimba malata fra le braccia è qualcosa di terribile, da non augurare a nessuno. Ogni istante che passa diventa una enormità; l’angoscia e la preoccupazione prendono il sopravvento

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5 commenti

  1. Domanda: come è possibile che in un pronto soccorso un bambino di 10 mesi o chi per esso deve attendere oltre 3 ore per essere visitato? Neanche nel terzo mondo si verifica un simile disservizio! Vi rendete conto che 3 ore sono di vitale importanza per una persona che arriva al P.S.? Il Sig.re che ha portato la bambina al P.S. come da lui affermato è stato fortunato in quanto essendo conosciuto ed avendo amici nel nosocomio in poco tempo gli hanno visitata la bambina e fortunatamente lo hanno assicurato che era una cosa passeggera, mentre la stessa cosa non è stata riservata al Sig.re che già era in sala di attesa! Se l’ospedale non è in condizione di poter gestire un P.S. il quale e vitale per colui che purtroppo viene soccorso, è il caso che rinuncia a tale servizio?

  2. Quando capita a voi politici il problema ve lo ponete praticamente vi brucia u mazzo.Quando capita alla povera gente ve ne fregate.Questa è la sanità non solo in Campania ma in tutta Italia.Nei comuni è ancora peggio.Buona giornata

  3. Il Pediatra di turno era impegnato in sala parto con l’assistenza ad un neonato. Leggere con criterio e discriminare bene la verità abbastanza palese. Se il bambino fosse stato male, abbattuto come il sig. sostiene, gli sarebbe stato attribuito un codice colore adeguato, dall’arancio in poi, e, come di regola, sarebbe stato assistito entro i 10 minuti o meno. I codici colore inferiori possono essere tranquillamente gestiti in un tempo tra le mezz’ora e le due ore (i verdi, come immagino sia stato attribuito al bimbo in questione, se non addirittura bianco). Il punto che sfugge è che l’assistenza al neonato è prioritaria (nessun padre vorrebbe vedere trascurata la nascita di proprio figlio perché contestualmente è arrivato un bambino con unico episodio di vomito in Pronto soccorso) e, che se anche fosse stata un’emergenza (non ne sono sicura per niente, dal racconto), sarebbe comunque stata gestita anche con l’ausilio di altri medici di Pronto Soccorso, essendo il Pediatra impegnato nell’assistenza al parto, la quale, ripeto, è prioritaria assolutamente.
    Piuttosto, mi domando, non mi pare assolutamente casuale che questo testo dal tono lievemente “diffamatorio” appaia proprio nella prossimità temporale della costruzione di un, per dire, ambulatorio, con relativo conflitto di interessi? Mah

  4. La politica in Italia in pratica ha privatizzato la sanità e quello che è rimasto sta in mano alla camorra. Di questo ringraziamo il PD, Forza Italia, Fratelli di ndrangheta e Frega ex nord che glinitaluoti ipocriti continuano a votare indefessamente.
    Comunque, felice che la bimba stia bene.

  5. nicoletta ha perfettamewnte ragione tutto quello che ha dichiarato il signor sindaco e’ falso e ci sono tanti testimoni al pronto soccorso medici e inermieri e anche pazienti che possono far capire alla gente a cosa arriva un politico spregiudicato per farsi pubblicita’ vergogna questi sono i politici italiani e a salvatore rispondo magari la avessero privatizzata la sanita’ la sanita’ e’ in mano a manager corrotti messi li dai politici corrotti e le aziende cosi’ definite non sono altro che miniere d’oro per i politici .. tra tangenti varie i soldi tornano a loro non alla gente che ha bisogno di cure