TEANO – Comunali: il paese come un “malato terminale”, gruppi al lavoro con logiche “antiche”. Così non si salverà

TEANO – Per salvare la gloriosa città sidicina servirebbe un “governo di unità nazionale”, bisognerebbe mettere da parte le logiche di faziosità (che da tempo hanno sostituito le vecchie logiche dei partiti ormai scomparsi) capaci di produrre solo divisioni, per tentare di risollevare le sorti dell’intero paese. Purtroppo i primi segnali che giungono dalle “grandi manovre” elettorali sembrano andare nella direzione diametralmente opposta: tanti gruppi, tante pretese, troppe spaccature. Infatti, sembra mancare la capacità di aggregare, di mettere insieme uomini capaci di produrre qualcosa di concreto per il rilancio della città. Chi amministrerà Teano si troverà davanti ad una situazione difficilissima, ad iniziare dall’assenza di impiegati all’interno del municipio. Anche fare una semplice fotocopia sarà un problema. Chi governerà il paese dovrà fare i conti con il probabile dissesto finanziario che il commissario prefettizio potrebbe dichiarare nelle prossime settimane. Serviranno idee e progetti per puntare allo sviluppo del paese, non si potrà perdere più tempo, perché tanto tempo è stato già sciupato in questi ultimi anni. La città sidicina ha grandi potenzialità, soprattutto nel turismo che potrebbe diventare un volano potentissimo per l’economia dell’intero territorio. Riusciranno i teanesi a fare squadra? Oppure preferiranno continuare ad essere “terra di conquista” da parte di alcuni consiglieri capaci solo di attingere voti (quando a loro servono)?