Teano / Presenzano / Sparanise / Vairano Patenora – Sono sconvolgenti e agghiaccianti i dettagli che emergono dal racconto fornito, agli investigatori, da qualche giovane coinvolto nei fatti che hanno portato prima all’arresto ed ora al processo a carico del prete Don Gianfranco Roncone. Emerge con chiarezza, anche dalle indagini svolte dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo, al comando del maresciallo Palazzo, l’interesse dell’ex parroco di Presenzano, per i ragazzi giovani. Si interessa molto di un adolescente di Vairano Patenora che all’epoca dei fatti aveva 16 anni. Tentò di resistere alla avance del prete, tentò di non cadere in “tentazioni”. Ma poi, passo dopo passo, Don Gianfranco riuscì a “conquistarlo” trascorrendo con lui momenti intimi. Il prete durante la fase del “corteggiamento” offrì denaro e altri regali. Poi, quando i rapporti si fecero più forti, intimi e costanti, il giovane al giovane amante comprò anche un motorino (usato). L’acquisto fu fatto da un rivenditore di Giugliano in Campania, fu scelto un Piaggio Free usato al prezzo di trecento euro.
Il processo a carico di Don Gianfranco riprenderà il prossimo mese di marzo quando inizieranno ad essere ascoltati i testimoni indicati dalla Pubblica Accusa. L’ex parroco di Presenzano, Don Gianfranco Roncone, è accusato di abusi sessuali e detenzione di materiale pedo pornografico. Il processo che venne incardinato presso il Tribunale di Napoli; durante la prima udienza il difensore dell’imputato, l’avvocato Dario Mancino, sollevò una questione preliminare con cui chiese lo spostamento del dibattimento presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. La richiesta del legale di Don Gianfranco Roncone parte dalla considerazione che i fatti si sono svolti a Vairano Patenora, in provincia di Caserta, quindi il Tribunale competente è quello di Santa Maria Capua Vetere. I giudici hanno accolto la richiesta di Mancino. Ora il processo si celebra presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
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