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Vittorio Civitillo

Piedimonte Matese / Teverola – Lavoratori minacciati e sospesi per uno sciopero, FIB (controllata SERI) condannata: comportamento antisindacale

Piedimonte Matese / Teverola – Tre lavoratori sospesi dal servizio, senza retribuzione, dopo uno sciopero. E’ la “punizione” inflitta dall’azienda FIB spa ai tre dipendenti che avevano partecipato, insieme ad altri numerosi colleghi alla protesta dello scorso novembre 2021. Le organizzazioni sindacali hanno trascinato in Tribunale, quello di Napoli Nord., i vertici della società FIB spa, un’azienda controllata dalla SERI Industrial spa, azienda nelle mani di Vittorio Civitillo, sindaco di Piedimonte Matese; lo stesso Civitillo, infatti, è presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante d’azienda FIB spa la cui proprietà è al 100% della SERI spa. Il giudice, con una sentenza emessa pochi giorni fa, ha condannato i vertici dell’azienda per “…. l’antisindacalità del contegno datoriale, e ordinato alla società di revocare i provvedimenti disciplinari della sospensione di tre giorni dal lavoro e dalla retribuzione inflitti ai lavoratori per aver partecipato allo sciopero del 22 e 23 novembre 2021”. Il giudice, inoltre “… ordina alla società convenuta di cessare immediatamente dalla condotta illegittima e di rimuoverne tutti gli effetti”.
Nella decisione assunta dal Tribunale di Napoli Nord, inoltre, è prevista anche “…  l’affissione del decreto, a cura della società resistente, nei locali dell’azienda ed in un luogo accessibile a tutti, per un periodo di 30 giorni. Condanna la società resistente al pagamento delle spese di lite sostenute da parte ricorrente che liquida in complessivi € 2.500,00, oltre spese”.
La protesta dei lavoratori nasce dopo aver appreso dal capo del personale della FIB,  Martucci Rosaria, (anche lei di Piedimonte Matese) che la società non avrebbe corrisposto le promesse integrazioni da agosto in poi, la RSA di Teverola ed i lavoratori, con un comunicato prima affisso nei locali aziendali e poi inviato al capo del personale, via mail alle ore 15.23 del 22.11.2021, indicevano lo sciopero di un’ora, articolato su tre turni. A quel punto, con una mail inviata ai lavoratori alle ore 16.19 del 22.11.2021, il capo del personale comunicava “Buonasera, con riferimento a quanto da voi inviato (in allegato) Vi comunico che: il personale coinvolto sarà interessato da contestazione disciplinare per assenza ingiustificata con interruzione di attività e gravi danni, con conseguente valutazione di opportuni provvedimenti sanzionatori”. Nonostante la minaccia di ritorsione dell’azienda, 37 lavoratori su 90 aderivano allo sciopero, così che il giorno 24.11.2021 la FIB spa inviava agli stessi formale contestazione disciplinare, per l’assenza ingiustificata dal lavoro. Ora arriva la sentenza del giudice del tribunale di Napoli Nord che condanna i vertici dell’azienda per comportamento antisindacale.

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