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foto di repertorio

Santa Maria Capua Vetere – Truffa milionaria con il bonus facciate: arrestato noto imprenditore e 78 indagati. 440 milioni il bottino trasformato in lingotti e criptovalute

Santa Maria Capua Vetere – Una truffa, ai danni dello Stato, poco inferiore a 500 milioni di euro, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Rimini. Sono scattate le manette per Sabatino Schiavino, imprenditore 43enne  di Santa Maria Capua Vetere, coinvolto nell’inchiesta “Free Credit” della Guardia di Finanza di Rimini che ha disvelato una maxi frode di 440 milioni di euro per sismabonus, bonus facciate e falsi crediti d’imposta. Nel registro degli indagati sono state iscritte 78 persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata all’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e riciclaggio. Dodici sono state le misure cautelari custodiali emesse dal GIP del Tribunale di Bologna (8 in carcere e 4 ai domiciliari) e 22 interdizioni.
Sabatino Schiavino, secondo gli inquirenti, è uno dei promotori del sodalizio criminale con base a Rimini ma con articolazioni in altre regioni italiane oltre l’Emilia Romagna quali Campania, Abruzzo, Basilicata, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trento, Veneto. Il fronte campano era assicurato proprio da Schiavino intestatario di numerose società fittizie che si coordinava coi sodali (56 dislocati in tutta Italia) mediante la partecipazione a summit tenutisi nel Capoluogo emiliano. Lo schema seguito dal sodalizio criminale partiva con l’individuazione di aziende in difficoltà dalle quali si facevano intestare i crediti di imposta per poi cederli a terzi. Nei vari passaggi di cessione i sodali cercavano di dissimulare il riferimento agli stessi fino a quando questi crediti d’imposta sarebbero stati venduti a grossi intermediari quali Poste Italiane o Cassa Depositi e Prestiti e nel mentre gli associati riciclavano.
I soldi sono stati impiegati, tra l’altro, per finanziarie società a Cipro, Malta, Madeira; convertiti in cripto valute ed in metalli preziosi ed in particolare nell’acquisto di lingotti d’oro. Tra gli indagati 9 avevano presentato domanda per il reddito di cittadinanza ed altri 3 risultano percettori di reddito nonostante precedenti specifici per associazione a delinquere.

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