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Teano – Giudice di Pace: Buio totale, giustizia negata ai cittadini

L’avv. Pasquale Di Pietrantonio, Presidente l’Associazione Humanitas in Vairano Scalo, nei giorni scorsi aveva rivolto, tramite la testata di questo giornale, un appello alle Istituzioni ed agli Organismi preposti, perchè intervenissero per ridare operatività all’Ufficio del Giudice di Pace di Teano che, ad oggi, risulta ancora chiuso. L’edificio ove è ubicato l’Ufficio del Giudice di Pace ancora si presenta con l’ingresso sbarrato mentre il telefono suona incessantemente senza fornire risposta. Un appello che, allo stato, permane senza esito o riscontro. Nel frattempo avvocati, parti, testimoni non riescono ad avere cognizione delle udienze non svolte, degli eventuali rinvii e di quelle già fissate sia in campo civile che penale. Ma, la cosa ancora più grave è rappresentata dal fatto che alcuni atti o adempimenti processuali urgenti non possono essere fatti con eventuale, possibile, responsabilità professionale che potrebbe gravare sugli avvocati, con rispetto ai propri assistiti, in conseguenza della decadenza dei termini. Una situazione assurda ed inverosimile che, almeno per quanto riguarda il deposito di atti soggetti a decadenza, si sarebbe potuto trovare una soluzione abilitando la cancelleria di altro Giudice di Pace a ricevere gli stessi. Alcuni legali hanno pensato bene di inviare gli atti con raccomandata a/r ma anche tali atti recettizi non risultano ritirati. A questo punto sorge spontanea la domanda “ di chi è la responsabilità di quanto sta accadendo ??. Certo è che l’art. 3 co.2 D. Lgs 156/2012 subordinava l’esistenza degli Uffici del Giudice di Pace alla disponibilità dei Comuni, anche consorziati tra loro, di farsi carico integralmente delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, nonché del fabbisogno del personale amministrativo con la sola esclusione di quelli inerenti al personale della magistratura ordinaria operativa in tale sede.  Ebbene, la cittadina di Teano, forte di una tradizione consolidata di ottimo presidio giudiziario per il territorio di riferimento, con l’Amministrazione dell’epoca, dette la propria disponibilità a conservare la struttura dell’Ufficio del Giudice di Pace facendosi carico dei relativi costi.  Una scelta oculata fatta a vanto e prestigio della cittadinanza e nell’interesse dell’economia Teanese; non sfugge, infatti, l’indotto economico/commerciale che tale struttura apporta al territorio ove risulta ubicata. Ma, oggi, il triste scenario offerto dall’edificio abbandonato dimostra la poca attenzione al problema da parte deli Organi preposti.  Pertanto, interpretando il sentimento, ed anche la rabbia, di cittadini ed operatori di giustizia, l’avv. Di Pietrantonio, nella qualità, rivolge un ulteriore appello al Commissario Prefettizio del Comune di Teano, ai Sindaci dei Comuni confinanti, al Presidente dell’Ordine Forense di S. Maria Capua Vetere, al Presidente del Tribunale di S. Maria        Capua Vetere affinchè ognuno, per quanto di competenza, si adoperi per la piena operatività dell’Ufficio del Giudice di Pace di Teano. Per quanto ovvio, ove quanto auspicato non dovesse risultare percorribile è meglio far cessare tale struttura, con accorpamento funzioni ad altro Ufficio, che assistere ad una indecorosa agonia.    (nota a cura dell’Associazione Humanitas)

 

 

 

 

 

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