Caiazzo – “Come hai visto non si sono fermati nemmeno davanti a due bambini, con documenti falsi, domani chiedi la sospensiva al presidente della Repubblica e alla ministra Cartabia per far leggere le carte e far capire che le sentenze sono incostituzionali. Fatele leggere a tutti. Speriamo che i magistrati si leggono le carte e che Dio li perdoni per quello che hanno scritto. Elio tu sai che chi ci ha denunciato lavora senza una licenza lecita e si permetteva pure di mandarti messaggi intimidatori come se già sapeva dell’esito della sentenza mesi prima perché sapeva che non si leggevano le carte, e il Comune nemmeno se ne importa ha solo fatto documenti falsi nei nostri confronti ma la verità si saprà prima o poi. Tu sai che l’immobile lo abbiamo preso all’ asta e non abbiamo nessuna colpa. La Madonna ci aiuterà.”
E’ il messaggio che l’imprenditore ha inviato al figlio poco prima di far perdere le sue tracce. Sono ore di forte angoscia e, contestualmente, di speranza, quelle che sta vivendo la famiglia Barbiero. Con essa l’intera comunità di Caiazzo e dei paesi limitrofi dove Antonio Barbiero è molto conosciuto. L’uomo è scomparso da ieri, quale ora dopo la pubblicazione della sentenza, l’ennesima, con cui i giudici confermavano che l’immobile di sua proprietà doveva andare al comune o abbattuto.
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