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ALIFE – Coronavirus, oggi +56 positivi. Cirioli scrive al sindaco: ecco cosa devi fare

ALIFE – La crescita dell’epidemia, ora, fa davvero paura nella piccola comunità alifana. In un sol giorno, l’autorità sanitaria ha certificato 56 nuovi contagiati. Numeri preoccupanti che portano i postivi a 114 in totale. Fra i nuovi pazienti, gran parte sono giovani. I contagi riguarderebbero esclusivamente l’ambito familiare dei pazienti. Il consigliere comunale di opposizione, Salvatore Cirioli, scrive al sindaco Maria Luisa Di Tommaso per conoscere le azioni che intende attuare:
“le iniziative, da lei messe in campo, finora, si sono rivelate inefficaci (basti pensare all’ordinanza di San Silvestro dove si ordinava la chiusura dei bar e delle vinerie alle 13, quando quattro bar ed una delle due vinerie erano già chiuse per contagi del personale, altri due bar avevano deciso di chiudere già dalla mattina e senza pensare che, in tutti i paesi limitrofi, i locali erano tutti aperti senza nessuna restrizione).
La crescita esponenziale della diffusione del virus deve essere bloccata, sia attraverso il rispetto da parte di tutti i cittadini delle prescrizioni già in essere che con l’adozione di altri e più stringenti provvedimenti; considerato che il Sindaco è l’Autorità Sanitaria Locale, è responsabile della salute collettiva dei cittadini e deve mettere in campo tutte le azioni consentite per salvaguardarla; vista la gravità della situazione è arrivato il momento di prendere decisioni drastiche, e non di facciata, come fino ad ora, scelte che potrebbero essere anche momentaneamente impopolari, ma utili ed efficaci per la salute di tutti noi cittadini. Il Comune di Alife, non ha i mezzi di fronteggiare tale epidemia ed effettuare i controlli necessari, a causa di carenza di personale e di un esiguo nucleo di Polizia Locale che deve svolgere anche molte altre funzioni.
Cirioli, quindi, chiede al sindaco di adottare con estrema urgenza le misure  straordinarie necessarie per arginare, con ancora maggior decisione , la diffusione del virus. Nello specifico si ritiene necessario ed indispensabile, vista la gravità della situazione:
che venga attuato un piano di pattugliamento e controllo dell’intero territorio del Comune di Alife, a mezzo delle Forze di Polizia (chiedendo ove necessario l’intervento dell’Esercito, previa autorizzazione del Prefetto pro-tempore, al quale la presente viene inoltrata per conoscenza), al fine di garantire un maggior rispetto delle prescrizioni attualmente esistenti, delle prossime misure, messe in atto, e scongiurare che soggetti, ancora ignari della situazione di pericolo, possano disattendere le normative in vigore ponendo in pericolo la salute e l’incolumità di tutti i cittadini.
Limitare le uscite, alla sola attività lavorativa, per i non vaccinati;
Contingentare gli ingressi negli uffici pubblici, privati e negli esercizi commerciali in base allo spazio disponibile;
Controllo dei Green pass rafforzati in ogni luogo, monitoraggio degli assembramenti certo e continuo;
Richiedere all’Asl la predisposizione di open day vaccinali, sul territorio per i bambini, che in quanto non vaccinati, alla riapertura delle scuole sarebbero i soggetti più esposti e vulnerabili; Favorire la vaccinazione a tutti coloro che non sono vaccinati o che non hanno ancora concluso il ciclo completo; attraverso anche la previsione di una navetta che a cadenza bisettimanale accompagni le persone al centro vaccinale di Piedimonte Matese.
Regolamentazione del mercato settimanale, mediante controllo di tutti gli operatori commerciali, impedendo di operare a chi non è vaccinato e mediante la creazione di varchi d’ingresso dove controllare il Green Pass rafforzato ai clienti (ad Alife questo è facile da realizzare perchè gran parte del mercato è disposto su una sola strada).
E’ necessario limitare i nostri spostamenti a quelli strettamente necessari. Serve serietà, consapevolezza, e buon senso che la maggior parte di noi sta dimostrando di possedere, ma molti altri non sembrano aver ancora compreso la gravità della situazione. Questa piccola ma pericolosa quota di inadempienti, rischia di vanificare lo sforzo di tanti e mantenere attivo il focolaio epidemico anche nella nostra cittadina”.

 

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