Teano – Ambito Sociale e camorra, quando Di Benedetto sollecitava legalità e trasparenza

Teano – L’arrivo dell’Antimafia sul comune sidicino – nell’ambito dell’inchiesta legata all’affidamento per l’erogazione dei servizi sociali –  ha messo in luce, reso chiaro a tutti, ciò che in pochi avevano già compreso da qualche tempo. Certi atteggiamenti, certe “forzature” erano troppo evidenti per passare inosservati. Sono rimasti inascoltati gli appelli del consigliere comunale di opposizione Nicola Di Benedetto. Purtroppo, mentre lui chiedeva trasparenza e rispetto delle regole, nell’Ambito Sociali continuava la gestione “capriglionese”. Poco meno di un anno fa, attraverso la pagina sociale di “Futura”, Di Benedetto ammoniva e segnalava alla “meravigliosa” macchina amministrativa teanese “la totale illegittimità della procedura di selezione di 3 dipendenti da assumere a tempo determinato nell’ufficio delle politiche sociali. Il responsabile comunale ha ANNULLATO con un suo provvedimento (determina 153 del 03.03.2029), sconclusionato e fumoso, tutto quello che era stato fatto con superficialità e faciloneria. In estrema sintesi, tutto il procedimento era stato organizzato e svolto, a nostro giudizio, in totale spregio delle NUOVE norme in materia di assunzioni della pubblica amministrazione IN VIGORE DA FINE 2018; inoltre l’avviso pubblico rinnegava e smentiva clamorosamente la stessa programmazione delle assunzioni che l’amministrazione comunale aveva deliberato solo a fine gennaio. La cosa preoccupante è che gli stessi distratti amministratori non si sono accorti che quella procedura metteva a rischio anche il piano di riequilibrio in corso di definitiva approvazione. Intanto i servizi per le persone disagiate continuano a NON ESSERE EROGATI, in evidente contrasto con i paroloni e le promesse che anche in questi giorni affollano i social e i giornali. Sorpresi? Noi no. Sono 20 mesi che predichiamo inascoltati, nell’indifferenza degli amministratori e nel silenzio dei cittadini”.