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Foto di repertorio

IL CASO – Agricoltori inquinatori: il Litorale ricoperto di flaconi di pesticidi. La brutta figura dei sindacati

Le ultime abbondanti piogge hanno messo in evidenza un fenomeno che spesso viene sottovalutato: l’agricoltura è una delle attività umane più inquinanti. Oltre all’inquinamento prodotto dall’attività stessa, c’è l’inquinamento causato dall’ignoranza e dalla superficialità di molti agricoltori. Un caso emblematico potrebbe essere quello che si è manifestato pochi giorni fa lungo il litorale Domitio, esattamente alla foce dei Regi Lagni, nel territorio del comune di Castel Volturno, non lontano da Lago Patria. Le pesantissime precipitazioni dei giorni precedenti hanno trascinato nel corso d’acqua migliaia di flaconi (vuoti) di pesticidi che si sono riversati nel mare. Lo stesso mare, poi, ha restituito parte dei flaconi ammassandoli sulla spiaggia.
Uno spettacolo poco edificante contro il quale non si è levata alcuna voce di condanna da parte di tante organizzazioni sindacali di categoria che pensano di fare l’interesse degli agricoltori difendendo solo i loro diritti, senza pensare mai di imporre anche i propri doveri, primo fa tutti: rispettare l’ambiente.  Una occasione persa da parte dei sindacati del settore per fare una bella figura.
Gli agricoltori si professano ambientalisti e sono sempre pronti a lottare contro l’inquinamento. Ma, spesso, purtroppo, è solo la recita di una parte. In realtà sembra accadere ben altro. L’agricoltura di oggi, quella intensiva e industriale, è fra le maggiori fonti di inquinamento dell’ambiente, fra le principali cause di malattie. Del resto l’Italia è il paese in cui l’uso di pesticidi è più massiccio: 175.000 tonnellate, cioè circa 3 kg per ogni abitante. Il giro d’affari relativo ai fitofarmaci ammonta a oltre 15 miliardi di euro.

L’agricoltura inquina le falde acquifere:
L’ultimo rapporto della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura chiarisce che in molti paesi, l’agricoltura rappresenta la fonte principale dell’inquinamento dell’acqua – non le città, né l’industria – mentre a livello mondiale il contaminante chimico più comunemente rilevato nelle falde acquifere è il nitrato utilizzato in agricoltura. L’agricoltura è il maggior produttore di acque reflue, in termini di volume, mentre l’allevamento genera molti più escrementi degli umani.

L’agricoltura avvelena con i pesticidi:
Con l’aumento dell’utilizzo delle terre, i paesi hanno aumentato notevolmente l’utilizzo di pesticidi sintetici, fertilizzanti e similari. Prodotti che hanno contribuito a rafforzare la produzione alimentare, ma che hanno anche provocato minacce ambientali e potenziali problemi per la salute umana.  I pesticidi sono una delle principali cause di inquinamento di terra e acqua oltre che degli alimenti. In Europa il 60% dei campi presenta una concentrazione di fertilizzanti e pesticidi che costituisce un rischio per la qualità dell’acqua nelle vicinanze.

E’ la raccolta più ampia sul tema.
Gli inquinanti agricoli che destano maggiore preoccupazione per la salute umana sono i patogeni derivanti dall’allevamento, i pesticidi, i nitrati nelle falde acquifere, tracce di elementi metallici e nuovi inquinanti, come i geni resistenti agli antibiotici e agli antimicrobici nelle feci degli animali da allevamento.

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