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TEANO – Omicidio Mollicone, la signora delle pulizie smentisce l’accusa: “Non ho mai visto Serena nella caserma di Arce”

Teano – E’ stata una udienza importate quella svoltasi qualche giorno fa presso il Tribunale di Cassino, nell’ambito del processo a carico di cinque imputati, accusati dell’omicidio della giovane Serena Mollicone. Una udienza probabilmente favorevole alle strategie difensive degli imputati. Infatti una testimone chiave, una donna che all’epoca dei fatti si occupava di fare le pulizie nella caserma di Arce – luogo in cui, secondo l’accusa, si sarebbe consumato l’omicidio – avrebbe più volte ripetuto, davanti al giudice, di non aver mai visto Serena Mollicone entrare nella Caserma dei carabinieri. Il presidente della Corte d’Assise di Cassino Massimo Capurso ha ordinato l’acquisizione dei verbali degli interrogatori che Mirarchi, in fase di indagini, avrebbe reso ai carabinieri. “Non ho mai detto di aver visto Serena Mollicone e non ho mai detto di aver utilizzato acido per pulire l’alloggio in suo alla famiglia Mottola. Non ho mai visto la porta danneggiata anche se a parlarmene fu Anna Mottola”, ha detto la donna in aula. La Corte d’Assise del tribunale di Cassino  – che dovrà decidere sul futuro degli imputati dell’omicidio di Serena Mollicone, la ragazzina di 18 anni uccisa ad Arce il 1 giugno 2001 – hanno rinviato il dibattimento alla prossima udienza. Sotto processo per la morte della giovane ci sono cinque persone, tra cui il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, suo figlio Marco e sua moglie Annamaria, tutti di Teano.

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