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Santa Maria Capua Vetere – Torture in carcere, La Procura chiede l’arresto di 45 poliziotti

Santa Maria Capua Vetere –La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ricorre al Tribunale del Riesame di Napoli contro la decisione del giudice per le indagini preliminari che respinse la richiesta di arresto a carico di 45 poliziotti penitenziari coinvolti nello scandalo delle torture ai carcerati. Si terrà il 26 novembre prossimo, l’udienza sul ricorso presentato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere contro le decisioni adottate dal gip sammaritano Sergio Enea in relazione all’indagine sulle torture commesse dagli agenti della polizia penitenziaria ai danni dei detenuti avvenute il 6 aprile 2020 nel carcere “Francesco Uccella”. Il procuratore aggiunto Alessandro Milita e i sostituti procuratori Daniela Pannone e Alessandra Pinto hanno presentato un ricorso per quarantacinque indagati per i quali il gip aveva escluso alcuni capi di imputazione e aggravanti rigettando la relativa richiesta di misura cautelare o concedendo una misura diversa e meno afflittiva da quella proposta dagli inquirenti, in particolare in relazione alla morte del detenuto algerino Lakimi Hamine, classificata dal giudice come suicidio e che invece ora i pm hanno inquadrato nel reato di omicidio colposo (inizialmente si ipotizzò il reato di morte come conseguenza di altro reato).

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