Piedimonte Matese – Busto ritrovato: pensavano fosse amore, invece era un calesse. Smentiti esperti e presunti tali: opera di nessun pregio

Piedimonte Matese – Nessun tesoro, trattasi semplicemente di un manufatto in serie. Per settimane, sulla vicenda si sono alternate voci e dichiarazioni, alcune anche di importanti “luminari”, qualcuno aveva detto che si trattava della scultura del “Re piccerillo”, altri ancora del busto di un nobiluomo dell’epoca. Tutta assicuravano: “l’opera è certamente antica”.
Niente affatto. Tutte fantasie.  “Trattandosi di un manufatto di recente esecuzione, realizzato con scarsi mezzi tecnici e stilistici, il busto riveste scarso interesse storico-artistico, e non merita di essere assoggettato alla normativa in vigore sulla tutela dei beni culturali. Non si ritiene opportuna, ai fini della conservazione e della tutela, la collocazione all’interno di una struttura museale”. Questo il documento con cui la Sovrintendenza fa chiarezza sull’intera vicenda del busto ritrovato ai Salesiani, ritrovamento sul quale alcuni si erano strappati le vesti, altri i lunghi capelli. Qualcuno, assicurava che il busto era fatto di marmo. Anche qui solo fantasie. Infatti, la Sovrintendenza chiarisce: “risulta essere stato realizzato in resina, verosimilmente in epoca moderna   presso una delle numerose fabbriche produttrici di riproduzioni e/o riduzioni di statue, bassorilievi e, appunto, busti”. Insomma pensavano fosse amore… invece era solo un calesse.