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Sparanise – Traffico illecito di rifiuti abbandonati nelle campagne, Troiano interdetta per 8 mesi. E’ l’amministratrice de “La Svedese”

Sparanise – E’ stata interdetta dall’attività di imprenditrice per la durata di otto mesi. Chiaramente i suoi legali hanno già attivato la procedura di Appello contro l’ordinanza cautelare emessa, alcuni giorni fa, dal giudice per le indagini preliminari di Salerno. Luana Troiano, giovanissima amministratrice dell’impresa di mediazione “La Svedese” con sede in Sparanise, in provincia di Caserta. La Svedese è fra le imprese accusate di traffico illecito di rifiuti e dell’illecito smaltimento di 2.600 tonnellate di materiali. Le accuse sono gravi: i rifiuti speciali di 105 industrie campane nascosti in terreni o capannoni, Quattordici persone indagate, coinvolte società di trattamento rifiuti, intermediazione e trasporto. Lo smaltimento illecito, secondo l’accusa formulata dalla Procura della Repubblica di Salerno, avveniva in Campania, Calabria e Veneto. Questa mattina i carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, con il supporto dei militari della locale stazione hanno fatto irruzione all’interno della sede di una società di Sparanise che opera nel settore della gestione e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Hanno perquisito la sede dell’azienda in cerca di documenti. Hanno anche notificato all’amministratore della struttura una sospensione dell’attività per 8 mesi.  Un sistema rodato che ruotava intorno a un’azienda di Pagani, che gestiva un impianto di recupero rifiuti, collegata a società di intermediazione e trasporto.  Indagate 14 persone, cinque di queste ai vertici del sistema; sequestrati uno stabilimento per lo stoccaggio dei rifiuti, 5 autocarri e 430mila euro. Gli inquirenti sono riusciti ad accertare lo smaltimento illegale di 2.600 tonnellate di rifiuti presso siti di stoccaggio di Campania, Calabria e Veneto, principalmente imballaggi plastici di scarto delle industrie conciarie e sacchi argentati di industrie conserviere.  Nel corso di un controllo con elicottero, i carabinieri hanno anche individuato un terreno, in località Spineta del comune di Battipaglia, dove erano state abbandonate 30 tonnellate di rifiuti plastici. Le indagini hanno anche portato a scoprire un capannone di mille metri quadrati a Lamezia Terme dove erano stoccate tonnellate di rifiuti. Tra i 14 indagati ci sono responsabili e dipendenti di società di recupero, trasporto ed intermediazione di rifiuti, coinvolte 7 società che gestiscono impianti di rifiuti nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Verona e Catanzaro. I 5 principali indagati non potranno esercitare l’attività di impresa nel settore dei rifiuti per un anno.

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