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Sparanise – Politica avvelenata, Merola parla di “pagamento in natura” di una candidata e interdittiva antimafia: rischia l’aggressione. Martiello chiede le dimissioni

Sparanise – Dal palco, ieri sera, un “irriconoscibile” (per temperamento) Antonio Merola, incredibilmente mite, attacca una candidata della lista avversaria. Afferma, con chiarezza, che la candidata Mirella Spinosa avrebbe effettuato un “pagamento in natura” per ricambiare un favore ricevuto. Subito dopo, lo stesso Merola, sempre dal palco, spiega che “per pagamento in natura” intendeva la candidatura della stessa nella lista di Salvatore Martiello come ringraziamento per l’assunzione in una cooperativa che gestisce l’Asilo Nido. Poi Merola ha continuato parlando di “interdittiva antimafia” a carico di un familiare della stessa candidata. Affermazioni che, probabilmente, hanno irritato molto alcune persone presenti, tanto che almeno tre individui avrebbero tentato di salire sul palco per aggredire Merola. Provvidenziale l’intervento di alcuni candidati che avrebbe fatto desistere i tre individui.
Durissima la reazione del sindaco uscente, Salvatore Martiello, candidato alla carica di primo cittadino, alle parole di Merola. La fascia tricolore parla di offese sessiste. “Un’intera città è indignata, la mia solidarietà alla candidata Mirella Spinosa. I cittadini chiedono le dimissioni di Merola”.

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un commento

  1. Alberto Trasparenza

    Su quest’argomento, assai dibattuto, è giusto che si dica la verità. Solo per onor del vero. La locuzione adoperata viene usata per vari motivi. Quella per la quale si è infuriata la polemica, non è la più corretta, anche se è innegabile che impropriamente viene usata anche per giustificare certe condotte. Non lo è semplicemente perché giuridicamente non sarebbe possibile un costrutto del genere. È fatto divieto. È invece possibile in materia di rapporto lavorativo, principalmente (si pensi ad una remunerazione che includa il vitto e l’alloggio), e limitatamente in altre circostanze dove in luogo della moneta viene autorizatata la dazione di altri beni presenti in natura. Metaforicamente parlando, secondo lo scrivente, si è voluto alludere ad un apporto di voti scaturente dalla candidatura. Almeno questo è quello che che si è potuto evincere dall’andamento dei fatti. L’intenzione non manifestata non è un fatto penalmente perseguibile. Non ce ne si voglia per avere espresso una semplice opinione che anzitempo non si è avuto modo di esprimere. Questa è la ragione per cui piace essere imparziale.

    Di Alberto Trasparenza