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Pignataro Maggiore – Salute pubblica e ambiente, una rete di sensori per controllare Pm10. Il contributo della Patrimonio alla ricerca

Pignataro Maggiore – E’ ormai risaputo che da alcuni anni la Pignataro Patrimonio srl, da poco tornata in bonis dopo 9 anni di stato di liquidazione volontaria, è impegnata nella realizzazione di una rete di sensori per misurare Pm10, Pm2,5 e pm1 disseminati sul comune di Pignataro Maggiore.  Ogni step è stato pubblicizzato sul sito della Municipalizzata e su tutti i canali social, insieme alla notizia, della realizzazione di una rete neurale atta a prevedere l’innalzamento dei valori del particolato in atmosfera. L’intelligenza artificiale, quindi, permetterà ai cittadini di Pignataro Maggiore di conoscere con un anticipo di sette giorni il rischio che si verifichino aumenti dell’inquinamento da polveri sottili in paese. La notizia ha assunto un peso ancora maggiore oggi, 28 settembre, quando la società ha fatto sapere che poco prima era stata discussa, presso il Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” della università Federico II di Napoli, la Tesi di Laurea Magistrale in Data Science intitolata: “WEB-APPLICATION TO FORECAST AIRBORNE PARTICULATE MATTER LEVEL WITH DEEP LEARNING ALGORITHMS” dal dott. Italo Alberto Ferrante. La tesi è basata proprio dalle attività di ricerca e sviluppo realizzate dalla Pignataro Patrimonio srl e da Fluel, startup bolognese, dove il dott Ferrante ha svolto uno stage universitario. I sorgenti della rete neurale sono già disponibili per il download gratuito, essendo stati rilasciati sotto licenza opensource. A breve, ha inoltre annunciato la Municipalizzata di Pignataro Maggiore, sarà pubblicata la tesi di laurea e sarà realizzato un evento live di presentazione del progetto.

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