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Teano / Arce – Omicidio Mollicone, il teste cambia versione: rischia la falsa testimonianza

Teano / Arce – Per molti anni, anche durante un interrogatorio in fase di indagine, aveva sempre detto di non ricordare dove si trovava la mattina della scomparsa di Serena Mollicone. Nell’ultima udienza del processo, presso il Tribunale di Cassino, Davide Bove, da sempre amico dell’imputato Marco Mottola, sembra aver cambiato versione, avrebbe ricordato che la mattina in cui Serena venne aggredita, Marco Mottola era con lui, in piazza. Un cambio di versione non digerito dal Tribunale che ha  ha trasmesso gli atti inerenti la deposizione del teste in Procura per valutare l’ipotesi di falsa testimonianza. Nel processo per la morte della giovanen donna ciociara è coinvolta una intera famiglia di Teano. Nel processo sono imputate cinque persone: il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, ex comandante della stazione di Arce, la moglie Anna Maria, il figlio Marco Mottola, il maresciallo Vincenzo Quatrale e l’appuntato Francesco Suprano. I Mottola e Quatrale sono accusati di concorso in omicidio e Suprano di favoreggiamento.  La famiglia Mottola si è sempre dichiarata innocente, rispetto alle accuse mosse della Procura.  (guarda il video con le dichiarazioni)

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