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Piedimonte Matese – Comunali, l’appello di Leuci ai cittadini “Liberi e Forti”

Piedimonte Matese –  “Le prossime elezioni comunali di Piedimonte Matese non saranno elezioni come altre, siamo a un punto di svolta nella storia recente della città.  Veniamo da un lungo periodo di lento ma continuo declino che negli ultimi anni si è fatto più evidente e generalizzato, nei servizi, nel paesaggio urbano, nella qualità della vita.  Non solo perché siamo reduci dall’interruzione traumatica di due amministrazioni e, conseguentemente, da due commissariamenti prefettizi negli ultimi 4 anni, ma anche perchè stiamo vivendo una crisi generale (resa ancor più tragica dalla pandemia) di un modello socio-economico superato che non ha ancora trovato alternative. La conseguenza di tutto ciò è innanzitutto un invecchiamento della popolazione presente causando: scarsa propensione al rinnovamento, tendenza a riproporre sempre gli stessi schemi (ed errori) nella vita sociale ed economica, fatalismo rassegnato ma anche incattivito per le risposte che non arrivano. Che fare allora? Quali le direttrici principali? Le politiche per i prossimi anni non potranno essere frutto dei classici approcci, che hanno condotto alla condizione attuale, ma dovranno essere moderni ed adeguati ai tempi rivoluzionari che stiamo vivendo. Le politiche da attuare dovranno essere in linea con i sei obiettivi tematici (Six Pillars) del Next Generation EU (NGEU). Tenendo conto di questa premessa, il nostro progetto politico si svilupperà quindi su tre direttrici principali: 1- ricostruire la comunità rendendo i cittadini protagonisti delle scelte amministrative 2- sviluppare proposte sostenibili, inclusive e di alto impatto socio-economico ed ambientale 3- costruire una solida collaborazione decisionale e operativa con gli altri comuni del territorio matesino, a cominciare da questioni come quella della permanenza a Piedimonte dell’Ufficio del Giudice di Pace, un presidio di legalità e di garanzia del diritto alla giustizia per i cittadini dell’Alto Casertano. Si dovrà, sì, progettare un’azione amministrativa che migliori i servizi nella città, che assicuri una risposta pronta ai cittadini, strade pulite e percorribili in sicurezza, che realizzi scuole moderne e sicure, spazi per i bambini, per le persone con disabilità e gli anziani. Si dovrà, sì, immaginare insieme agli operatori commerciali cittadini una strategia di rilancio di questo settore ancora importante per la nostra economia. Si dovrà, sì, far sentire l’azione delle istituzioni vicina ai bisogni dei diversi rioni della città, coinvolgendoli con forme permanenti di ascolto e di partecipazione. Si dovrà, sì, riqualificare la macchina amministrativa del Comune, garantire una equa ed efficiente riscossione dei tributi comunali, rendere possibile un turn over qualificato (è in atto un massiccio e simultaneo pensionamento di moltissimi dipendenti comunali) e un ammodernamento dei sistemi di fornitura dei servizi ai cittadini.  Si dovrà, sì, modificare il rapporto con quelle fasce deboli e fragili di popolazione che hanno diritto a servizi sanitari e sociali efficaci, rapidi e personalizzati.  Per tutti questi motivi noi rifiutiamo l’approccio secondo il quale contano solo i “nomi”, ​​o le appartenenze, partitiche e lavorative, o i pacchetti di voti (veri o presunti che siano). No, è giunto il momento di valutare le storie delle persone, la loro conoscenza e dedizione effettiva alla città, dimostrata magari in esperienze associative, amministrative, professionali. E’ giunto il momento di valutare le idee dei candidati e per questo invitiamo voi elettori a domandare a chiunque verrà a chiedere il vostro voto durante la campagna elettorale: qual è il piano di sviluppo per Piedimonte ? Che politiche per giovani e donne verranno adottate? Quali misure per la valorizzazione e la difesa del territorio saranno messe in campo? Come verranno finanziate queste proposte? Se non ci saranno risposte o le risposte saranno superficiali o retoriche, be, semplicemente … non votateli, perché non hanno a cuore né la città né il suo futuro. Vi invitiamo invece a considerare chi ha le giuste motivazioni e competenze per compiere scelte coraggiose per rendere competitiva Piedimonte nel XXI secolo. Noi siamo un gruppo di cittadini che da tempo si stanno incontrando per elaborare risposte a queste domande, che vogliono dedicarsi ad amministrare Piedimonte, liberi da  altri obiettivi, di natura personale, imprenditoriale o partitica e forti delle nostre convinzioni. Per questo invitiamo altri cittadini, gruppi o forze politiche che condividano il nostro approccio a ritrovarsi in un’unica proposta per le prossime elezioni comunali, mettendo da parte bandiere identitarie e timori reverenziali verso poteri forti, economici o politici, in modo da far prevalere esclusivamente e con forza il bene della nostra città. E e facendo nostro l’appello di don Luigi Sturzo, ci firmiamo Gruppo LIBERI E FORTI”
(il portavoce Costantino Leuci)

 

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2 commenti

  1. Bravo…. scommetto che tra un po’,pur di fare una lista, recluterai tutti gli “scacciati” dalla lista di Civitillo che con coraggio e determinazione ha messo alla porta, kgper fare non 1 ne 2 ma dieci passi indietro. Civitillo ha avuto il coraggio di cacciarli e dare un taglio netto alla vecchia politica senza pensare a quei numeri che al momento tutti rincorrono per vincere le elezioni e che alla fine non vi farà governare

  2. È vero
    Civitillo è probabilmente un problema
    Ma voi siete certamente un problema