Ultim'ora

Galluccio – Immigrato offeso e picchiato da 3 giovani “turisti”, la reazione del sindaco Lepore: qui non c’è spazio per il razzismo

Galluccio – “Che saluti? Cosa vuoi nero di merda?” E poi giù botte. E’ stato un pessimo episodio di razzismo –ed anche di ignoranza – quello accaduto ieri nel centro di Galluccio, esattamente nella frazione San Clemente. Almeno tre giovani turisti, che ogni anno amano trascorrere qualche settimana di vacanza nell’amena località lungo i pendii del Roccamonfina, hanno insultato e aggredito, picchiandolo, un immigrato regolarmente residente a Galluccio, con regolare contratto di lavoro. E’ servito l’intervento di alcuni residenti, intervenuti in favore del giovane di colore, per riportare la calma. Alla vittima è stata danneggiata anche la bicicletta. Importante la presa di posizione del sindaco del paese, Franco Lepore, che affida il suo pensiero ad un post sui social: “Ieri è accaduto uno spiacevole episodio di violenza ai danni di un nostro concittadino di origine africana. In questi frangenti credo sia il caso di mettere da parte la diplomazia, il politicamente corretto e parlare chiaro: in questo Comune non c’é spazio né per la violenza né tantomeno per il razzismo. Se c’è una cosa di cui i cittadini di Galluccio possono andare fieri è la loro accoglienza, il far sentire gli altri a casa propria. Lo abbiamo sempre fatto, lo sappiamo fare. Perché conosciamo bene cosa vuol dire emigrare, essere costretti a lasciare tutto in cerca di un futuro migliore: lo hanno fatto i nostri nonni, i nostri padri e anche i nostri figli, purtroppo. Ecco perché l’accoglienza è nel nostro DNA cittadino. È il nostro modo di rispettare il dolore e i sacrifici di tutti quei gallucciani che sono espatriati in questi anni. Esprimo a nome di tutti solidarietà e vicinanza al nostro concittadino vittima di questa intollerabile aggressione. Saremo al suo fianco con convinzione e determinazione affinché sia chiaro a tutti che non permetteremo a nessuno di infangare e modificare il nostro modo di essere accoglienti con il prossimo”.

Guarda anche

COLPO ALLA CAMORRA: SANDOKAN DIVENTATA PENTITO. FU IL FONDATORE DEL CLAN DEI CASALESI

CASAL DI PRINCIPE – Dopo 26 anni dal suo arresto, che avvenuto nel luglio del …