Sessa Aurunca – I soccorsi, attraverso l’ambulanza del 118, sarebbe arrivata con enorme ritardo, circa un’ora dopo la prima chiamata. Lo rifersicono diverse persone presneti ul posto. Un intervento tempestivo poteva salvare la vita a Michele Passaretta? La morte poteva essere vitata con un sistema di pronto intervento più efficiente? Sono queste le domande che si pongono tanti amici della vittima e coloro che hanno prestato i primi soccorsi all’uomo, coinvolto in un sinistro stradale mentre rientrava a casa dopo il proprio turno di lavoro. Le stesse domanda si pongono i familiari che, fra meno di un mese, si preparavano a festeggiare le nozze di Michele; invece, purtroppo, hanno dovuto piangere la morte del proprio caro. L’episodio, se confermato, potrebbe mettere in luce la necessità di dotare i territori di maggiori unità di primo intervento. Non è concepibile dover attendere un’ambulanza oltre un’ora.
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