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Ciorlano / Capriati a Volturno – Imprenditore colpito alla testa da un colpo di pistola. Tragico errore durante un addestramento clandestino

Ciorlano / Capriati a Volturno – E’ stato risolto dai carabinieri della stazione di Capriati a Volturno – guidati dal maresciallo Germani – il giallo relativo all’imprenditore Vincenzo Pistacchio, proprietario della struttura ricettiva Antico Forno, ubicata nel territorio di Ciorlano, al confine con il comune di Capriati a Volturno. Il 50enne è stato trovato dai propri familiari in una pozza di sangue, con una profonda ferita al cranio. E’ stato caricato in una vettura e portato al Veneziale di Isernia. Qui, i familiari riferivano, che il 50enne era caduto dal trattore. Ben presto i medici scoprivano, invece, che nella testa dell’uomo c’era un proiettile di una pistola. Scattano immediatamente le indagini che scoprono la realtà dei fatti: l’uomo si era ferito con una pistola con la quale stava sparando per addestramento. Si tratta di un calibro 7e65 con matricola abrasa, quindi un’arma clandestina. Da qui, probabilmente l’esigenza dei familiari di coprire l’accaduto. Infatti, Pistacchio non poteva detenere alcuna arma perché oggetti, negli anni passati, di un provvedimento del decreto della Prefettura di revoca di porto e detenzione di armi; provvedimento scaturita da precisa denuncia per minacce. Ora Pistacchio si trova ricoverato presso la clinica Neuromed dove sarà operato. La sua vita non sarebbe in pericolo.

La precisazione dei familiari (Melina Fatigati):
“i familiari hanno collaborato tutta la notte con carabinieri, per scoprire la verità non per coprire. E se all’ospedale hanno riferito che il proprio familiare era caduto è perché è ciò che ha detto lui quando l’hanno soccorso. Al pronto soccorso dove è stato portato non se ne sono accorti nemmeno loro del proiettile in testa  Dicendo alla famiglia che il proprio caro aveva un trauma cranico dovuto alla caduta. Non se ne sono reso conto loro che sono del mestiere, potevano in quel momento i familiari vedere il proprio caro un quelle condizioni capire che era stato un proiettile? Hanno solo pensato di salvargli la vita è riferire ciò che lui ha detto. Poi quando è stato trasferito all’altro ospedale si è scoperto ciò che è accaduto”.

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