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Piedimonte Matese – Municipio, la Procura non ha dubbi: il paese vive in un sistema baronale

Piedimonte Matese – Le risultanze investigative raccolta dalla Procura consentivano di tracciare l’esistenza di un “sistema di tipo baronale in cui l’imprenditore Vittorio Civitillo si atteggiava a vassallo del paese, potendo vantare di un impianto politico completamente asservito ai suoi interessi privati”. E’ questo uno dei passaggi che si leggono all’interno dell’inchiesta che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – attraverso il pubblico ministero Cozzolino – sta conducendo da alcuni mesi sul municipio di Piedimonte Matese. Una inchiesta che vede coinvolti, politici, imprenditori e professionisti. Dalle emergenze delle intercettazioni, inoltre, insistono gli investigatori, si aveva modo di carpire il particolare interesse del noto imprenditore matesino Vittorio Civitillo, il quale, proprio attraverso l’appoggio occulto del vicesindaco Ivan Filetti, tramite il costruttore Mario Rosario Zoccolillo, soggetto quest’ultimo in affari con il Civitillo, riusciva sistematicamente ad accaparrarsi diversi bandi di gara ad evidenza pubblica banditi dal Comune di Piedimonte Matese, nonché a decidere le sorti della politica di Piedimonte Matese. In realtà, dunque, solamente agli inizi di aprile, con certezza, rifacendo un’analisi analitica a ritroso delle singole risultanze investigative emerse dall’inizio dell’intera attività intercettiva, si riusciva a dare un senso alle conversazioni captate nei mesi precedenti, e attribuire, quantomeno in maniera altamente indiziante, determinate fattispecie di reato ai soggetti censiti, sì da delineare il “sistema Piedimonte Matese “, che si è compreso appieno, soltanto con lo scorrere del tempo, essere talmente rodato che, da un’analisi superficiale, potrebbe apparire addirittura come un “normale” Comune Italiano, caratterizzato da canoniche lotte politiche intestine tra maggioranza ed opposizione. Civitillo – secondo la Procura – l’imprenditore Civitillo sarebbe in grado di poter determinare gli esiti delle campagne elettorali, avendo centinaia e centinaia di dipendenti; fornire un supporto elettorale determinante anche per i candidati alle elezioni Regionali e che, per tale motivo, abbia la “dovuta” riconoscenza da parte dell’Assessore Regionale, a lui vicino, Sonia Palmeri, come emergeva nel corso delle indagini; Verosimilmente ed intuitivamente, elargire posti di lavoro da distribuire scientemente a persone di interesse o che possano tornargli utili; far cadere, a suo piacimento, l’amministrazione comunale, da lui comunque “preventivamente scelta”, in qualsiasi momento, pena ritorsioni (come nel caso del licenziamento della moglie del Sindaco). Tutto questo si legge negli atti prodotti dalla Procura sammaritana.

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2 commenti

  1. Ed ora lo stesso “sistema” si sposta nel calcio locale?

  2. Giovanni Fortuna

    E’ da anni che si protrae questa baronia, anche se con personaggi diversi!! Il tutto ha ridotto una città sul lastrico, in tutti i sensi, e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti! Il 3 e 4 ottobre prossimi ci potrebbe essere il riscatto di tutta la cittadinanza eleggendo delle persone oneste, rette e dedite esclusivamente al benessere della città e non ad interessi personali!! Purtroppo in questi ultimi tempi si sentono voci e si vedono “i soliti noti” che tutti conoscono da anni e questo non promette nulla di buono!! Ci auguriamo che possano venire fuori persone nuove, volenterose e oneste e, contestualmente, “le vecchie glorie” vadano finalmente in pensione!!