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Caserta – Criticità ambientali ed incidenze oncologiche, 4 i Comuni più colpiti

Caserta – Tanti i Comuni compresi nella giurisdizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere sotto la lente di ingrandimento per la rilevazioni di nessi tra criticità ambientali ed incidenze oncologiche. I comuni più colpiti: Marcianise, San Tammaro, San Marco Evangelista e San Nicola La Strada.

Sono le prime risultanze dell’indagine condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere in sinergia con l’Arpac, la Regione Campania settore Ambiente, il Registro Tumori della Regione Campania, l’Osservatorio Epidemiologico della Regione Campania, la Direzione Generale dell’ASL casertana, il Registro Tumori Infantili Regionali, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, il Centro Addestramento Carabinieri Forestale e presentate al Convegno tenutosi presso l’Aulario dell’Università Degli Studi Luigi Vanvitelli di Santa Maria Capua Vetere. L’obiettivo dello studio ecologico condotto nell’ambito del Protocollo d’Intesa finalizzato all’adozione di strategie condivise per la rilevazione di possibili rischi sanitari riferibili a criticità ambientali è stata condotta in correlazione con indici di pressione ambientale comunale, dati di incidenza oncologica e ruolo della deprivazione socio economica su base comunale.

Gli anni considerati per l’indagine sono stati dal 2017 al 2020 (4 anni di indagine). È emerso che i primi 4 Comuni con più alto indice di pressione comunale ambientale sono San Marco Evangelista, San Nicola La Strada, San Tammaro e Marcianise in considerazione che l’Ipc ambientale è il risultato di 7 diverse variabili ambientali sulla scorta di 5.320 aree considerate.  Le 7 variabili ambientali indagate sono state: i siti contaminati categoria D (terreni con divieto di produzione agroalimentare e silvo pastorali) in numero di 67; 560 aree indagate tra siti contaminati e discariche; 258 corpi idrici indagati; per le analisi del suolo sono state indagate 730 aree; per gli sversamenti illeciti e roghi sono state indagate 1400 aree nonché 195 impianti di gestioni rifiuti indagati e sotto osservazione altre 2.137 aree di criticità.

Da un riscontro di dati sono state individuate 12 sedi tumorali per le quali c’è una associazione con situazioni di inquinamento ambientale di diversa natura. Per i tumori infantili nel decennio considerato c’è stato un aumento di 65 casi ma l’indagine è stata condotta per le sole leucemie infantili. Nelle donne nei Comuni di Marcianise e San Marco Evangelista è stato rilevato un eccesso di rischio associato all’indice di pressione comunale ambientale considerando la distribuzione del valore IPC negli 80 Comuni dell’area di studio passando dal 25% al 75% dove l’aumento di tumore maligno allo stomaco è ricompreso in un intervallo che va dal 9,5% al 33,5%. Aumento che si è verificato anche per casi di tumori alle mammelle nelle donne ed ai polmoni negli uomini. In merito al Comune di Marcianise è stato evidenziato che in tale Comune è allocata l’area industriale della Provincia di Caserta e ciò può avere un impatto sullo stato di salute della popolazione: diretto per esposizione individuale a sostanze presenti nei cicli produttivi, indiretto riferito alle immissioni ambientali dei prodotti dei cicli produttivi.

Per il fattore di inquinamento ambientale è stata attenzionata anche l’area vasta de Lo Uttaro compresa tra i Comuni di Caserta, Maddaloni, San Marco Evangelista e San Nicola La Strada dove il range di studio va da un raggio di 500 metri ad uno di 1000 metri. Qui non è stata ancora superata la soglia di “alert” ma le indagini continuano ancora con ulteriori approfondimenti. Ulteriori valutazioni ci saranno nei prossimi mesi, presumibilmente alla fine di settembre. Le prossime aree su cui effettuare indagini saranno l’area vasta Bortolotto Sogeni, Marruzzella, Masseria del Pozzo e Pianura. La Regione Campania mediante DGR n. 243 del 19 maggio 2020 ha creato una unità di coordinamento ambientale che coopera attivamente con il gruppo di lavoro neo costituito. È quanto evidenziato dall’Assessore all’Ambiente della Giunta Regionale della Campania Fulvio Bonavitacola. Si sono succeduti nel corso della presentazione del primo rapporto sui lavori compiuti il Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone, il coordinatore del Registro Tumori Regione Campania Mario Fusco, il direttore dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione Campania Angelo D’Argenzio, il direttore del Registro Tumori Infantili Francesco Vetrano, il rappresentante del l’Arpac Luigi Stefano Sorvino, il rappresentante dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Antonio Limone, il comandante del Centro Addestramento Carabinieri Forestali colonnello Antonio Zumbolo. Tutti concordi nell’evidenziare quanto non sia semplice rinvenire un nesso di casualità tra inquinamento e incidenza tumorale ma che gli studi sistematici forniscono dati per raggiungere livelli di approssimazione molto alti. Tra le fila dei partecipanti al convegno la Senatrice dei pentastellati Vilma Moronese.

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