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Sessa Aurunca – “L’odore del buio”, il lupo mannaro raccontato da Alfred K. Parolino

Sessa Aurunca – Si sono concluse a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, le riprese del cortometraggio “L’odore del buio” scritto da  Alfred K. Parolino e diretto dal regista Marco Ursillo, con la produzione esecutiva dell’Associazione RH Positivo e della Black Check. Protagonista della pellicola il noto attore napoletano Pino Calabrese, a cui si sono affiancati Ilenia Fatigati, Filomena Campopiano e Logan Ferdinandi.
Per alcuni giorni la troupe ha movimentato il centro storico suessano, realizzando una pellicola che prende spunto da un racconto della tradizione popolare che da sempre si tramanda, diversificandosi a secondo del territorio, in quasi ogni parte del mondo. “La pellicola ripropone uno dei racconti che più mi terrorizzavano e, allo stesso tempo, mi affascinavano da ragazzino: quello del licantropo – ha commentato lo sceneggiatore Alfred K Parolino – In effetti popolazioni rurali credevano fortemente nell’esistenza fisica di questi “uomini lupo” accusati di devastare la campagna e attaccare animali ed esseri umani, a
tal punto da catalizzare la rabbia popolare verso un individuo ritenuto di essere un lupo mannaro”. La produzione ha beneficiato della disponibilità dello Studio Legale Filippelli, di Luigi Comella e della sua Casa Museo, e della suggestiva sede dell’ Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sita presso il Sedile di San Matteo messo a disposizione dal presidente Carlo D’Onofrio e dal Professore e storico locale Antonio Varone.  “ Il lupo mannaro è una figura che ancora oggi ispira film, romanzi e videogiochi, che ne celebrano l’implacabile ferocia e il fascino predace – afferma il regista Marco Ursillo – Girare poi in una location così
suggestiva, come il centro storico di Sessa Aurunca, è stata una sfida impegnativa. Fissare le atmosfere che regnano nei vicoli e le ambientazioni a lume di candela ha richiesto un lavoro certosino reso possibile dalla professionalità della nostra squadra.”
“L’odore del buio” è il secondo di sette cortometraggi che andranno a comporre una serie antologica a carattere esoterico-simbolico che esplora le radici antropologiche del territorio campano. Il corto segue
L’Unguento, girato nel 2020, che ha avuto come tema principale la figura della Janara e che è stato accolto molto  positivamente nel circuito cinematografico nazionale ed internazionale, selezionato, tra gli altri, ai David di Donatello, all’Esoteric International Film Festival in Russia, al Cinema Suono festival a Ravenna e al BCT Festival di Benevento. Il make up è stato curato da Luisa D’Andrea, i costumi da Antonella Fargnoli. Fotografo di scena Balduino Di Salvo.

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