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Teano – Antiabortisti inviano feto in scatola alla Picierno. La protesta dell’europarlamentare

Teano  (di Nicolina Moretta) – Alla parlamentare europea Pina Picierno una associazione antiabortista ha inviato una scatolina contenente la riproduzione artificiale di un feto. Attraverso i social la parlamentare europea ha subito definito l’associazione “fondamentalista” e poi, con le sue parole, ha innalzato lo stendardo dell’emancipazione femminile e ha così definito l’invio del feto artificiale: “Questa patica oscena di dissuasione è solo l’ultima offesa – per le donne – che useremo come legna da ardere per fare luce sul loro oscurantismo patriarcale.” Peccato che l’onorevole con la sua enfasi “progressista” non tenga conto che nell’anno 2020 il Ministero della Salute ha stimato la cifra di circa 80.000 aborti; 80.000 aborti in un anno, che significano 220 aborti in un giorno e più di 9 all’ora. Ecco, forse con una maggiore serenità e senza alcuna enfasi ideologica, ci si potrebbe chiedere se i numeri degli aborti riportati rappresentino davvero lo stendardo dell’emancipazione femminile e non, purtroppo, delle cifre tristissime che dimostrano come la donna e l’uomo abbiano ancora in poca considerazione i farmaci e i dispositivi, che pure esistono, per prevenire l’insorgere di una gravidanza; mentre l’idea comune continua a considerare la pratica dell’aborto come quasi l’unica “soluzione anticoncezionale”. Forse se quella parte di sinistra la smettesse di considerare l’aborto come una fiera pratica della quale andare orgogliosi, si potrebbe incominciare a parlare degli anticoncezionali che prevengono l’insorgere della gravidanza e inserirne la comprensione delle pratiche nelle scuole.

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