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Cure palliative e terapia del dolore: perché non sono la stessa cosa

Non tutti hanno ben chiaro cosa si intenda con la locuzione cure palliative; spesso quando non si conosce a fondo un argomento si tende a fare confusione tra concetti diversi tra loro. Cure palliative e terapia del dolore non sono concetti equivalenti; in particolare la terapia del dolore fa parte del più ampio campo delle cure palliative. Contrariamente alle cure “classiche”, si parla di cure palliative quando la persona manifesta una patologia che non può essere curata. Le cure quindi non possono portare a una completa risoluzione dei disturbi, ma permettono di aumentare la qualità della vita della persona malata. Non guariscono ma portano sollievo e supporto.

La sedazione palliativa
All’interno dell’ampio ventaglio delle possibili cure palliative vi è anche la sedazione. Ma cos’è la sedazione palliativa? Per definizione si tratta di un atto terapeutico volto a ridurre in modo intenzionale la coscienza della persona affetta da una patologia inguaribile, per alleviare i sintomi fisici o psichici che avverte. Solitamente si ricorre alla sedazione palliativa solo per quei soggetti che soffrono di malattie inguaribili da molto tempo e si trovano vicino al fine vita. Non si tratta comunque di velocizzare il termine della vita, quanto piuttosto di consentire alla persona di trascorrere nel modo migliore possibile questa dolorosa fase della sua malattia.

Le persone che soffrono di malattie inguaribili e le loro famiglie oggi possono trovare un valido supporto presso l’associazione VIDAS, presente nel territorio di Milano e nei Comuni limitrofi. L’associazione offre supporto domiciliare, così come cure e terapie presso due hospice, , uno dei quali  è rivolto  esclusivamente  a minori affetti da malattie inguaribili. È possibile supportare l’associazione VIDAS attraverso donazioni in denaro, sia in modo regolare che con una singola donazione, anche online. VIDAS, nel rispetto della L. 38/2010 si inserisce nel contesto delle cure palliative attraverso il servizio di assistenza volta ai pazienti affetti da malattie inguaribili ed ai loro famigliari. Effettua tutto ciò attraverso diversi servizi, come l’assistenza a domicilio, il ricovero in degenza, in day hospice e in long day all’interno di Casa VIDAS.

Altri tipi di trattamenti previsti nelle cure palliative
Mentre la sedazione palliativa è una procedura terapeutica utilizzata per le persone che soffrono di malattie incurabili da lungo tempo e manifestano sintomi particolarmente invalidanti, oppure sono vicine al termine della propria vita, esistono molti altri trattamenti inclusi nelle cure palliative. Tra questi c’è ad esempio la terapia del dolore, che ne rappresenta una parte importante.

Cosa si intende per terapia del dolore
Molte persone affette da patologie inguaribili si trovano quotidianamente a manifestare sintomi particolarmente dolorosi; questo soprattutto verso il fine vita, quando la patologia è in atto da mesi o da anni. La terapia del dolore consiste in varie tipologie di trattamenti con appositi farmaci adatti a combattere qualsiasi forma di dolore. Si parla di terapia del dolore spesso in correlazione alle patologie oncologiche, ma in effetti è possibile adottarla anche per malattie non oncologiche. Chiaramente è l’equipe multidisciplinare che segue il singolo paziente a valutare la necessità o meno di fornire farmaci per la terapia del dolore. Tra i più utilizzati ricordiamo la morfina, alcune tipologie di cannabinoidi, ma anche i più comuni farmaci antidolorifici presenti in commercio, così come antidepressivi, anticonvulsivanti, corticosteroidi o anestetici locali.

Non si tratta di eutanasia
Ancora oggi c’è chi confonde la sedazione palliativa con l’eutanasia, anche se si tratta di due atti terapeutici molto diversi tra di loro. Mentre l’eutanasia ha come obiettivo quello di provocare la morte del malato, la sedazione palliativa ha lo scopo di alleviare o eliminare la sua sofferenza  attraverso il controllo dei sintomi refrattari . La somministrazione si può effettuare secondo diverse modalità, a partire da una sedazione palliativa moderata/superficiale, che consente al malato di non avvertire il dolore o la sofferenza, per arrivare alla sedazione palliativa profonda, che arriva ad annullare la coscienza del malato. In questi casi sono essenziali il consenso del malato, la presenza di sintomi che non possono essere controllati in modo adeguato dalle terapie in atto e la malattia inguaribile in uno stato avanzato, che fa presupporre una morte imminente.

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