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foto di repertorio

Emergenza Coronavirus – Coprifuoco e riaperture, ecco la road map

Emergenza Coronavirus – La road map emersa nella cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi, a quanto si apprende da fonti di governo, è stata approvata all’unanimità. La scelta è puntare sulla gradualità delle misure, anche per capire quali sono le attività che più incidono sull’aumento dei contagi. E’ quanto avrebbe spiegato il premier Mario Draghi, nel corso della cabina di regia sul Covid, presentando la sua proposta sulle riaperture.

Soddisfazione per la proposta del premier Draghi, che disegna un percorso di gradualità sulle riaperture, basato sull’evidenza scientifica. E’ la posizione espressa dal ministro della Salute Roberto Speranza, a quanto si apprende da fonti presenti all’incontro, ai presidenti di Regione riuniti al termine della cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi.

A seguire attorno alle ore 18:30, è previsto il Consiglio dei ministri chiamato a varare il decreto con le nuove misure. 

COPRIFUOCO – Coprifuoco spostato alle ore 23:00 a stretto giro. Poi dal 7 giugno via al coprifuoco a partire dalle ore 24:00. E’ questa, a quanto si apprende da fonti di governo, la proposta che il premier Mario Draghi ha posto sul tavolo della cabina di regia ancora in corso.

Dal 21 giugno, secondo la medesima proposta, ci sarebbe il superamento totale del coprifuoco. Si va, secondo quanto si apprende da fonti di governo, verso una deroga ad hoc sul coprifuoco per la finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus, prevista mercoledì 19 maggio alle ore 21:00.

RISTORANTI – Dal 1 giugno i ristoranti e i bar potranno aprire a pranzo e a cena anche al chiuso. E’ l’orientamento emerso, a quanto si apprende da più fonti di governo, dalla cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi.

MATRIMONI – I matrimoni potranno ripartire dal 15 giugno, ma con il “green pass”, e cioè certificazione di vaccinazione o tampone, per i partecipanti. Lo si apprende al termine della cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi.

REGIONI – Dal 1 giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno zona bianca. E, con questo trend di contagi, dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria entreranno in zona bianca. Nelle regioni in zona bianca valgono solo le regole di comportamento (mascherina, distanziamenti). Non c’è coprifuoco.

PALESTRE E PISCINE – Aperture delle palestre il 24 maggio, quella delle piscine al chiuso il 1 luglio. E’ quanto prevede, si apprende da fonti di governo, la road map decisa dalla cabina di regia sulle riaperture. Secondo lo stesso cronoprogramma l’apertura dei parchi tematici è prevista il 15 giugno.

CENTRI COMMERCIALI E MERCATI – Gli esercizi commerciali in mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali nelle giornate festive e prefestive riapriranno dal 22 maggio, nel primo weekend successivo al decreto legge Covid. E’ questa, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, la proposta in ingresso in Cdm.

MANIFESTAZIONI SPORTIVE – La presenza di pubblico, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi al termine della cabina di regia, è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1 giugno all’aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.

CASINO’– La road map decisa nella cabina di regia, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, prevede la riapertura dal 1 luglio delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.

DISCOTECHE – Le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso, restano sospese. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi al termine della cabina di regia sul Covid.

IMPIANTI DI RISALITA – Gli impianti di risalita in montagna riapriranno dal 22 maggio, alle condizioni indicate dalle linee guida. E’ quanto rendono noto fonti di Palazzo Chigi, al termine della cabina di regia sul Covid.

CAMBIANO I PARAMETRI DEI COLORI – Cambiano i parametri delle zone rosse, arancioni e gialle: la guida non sarà più l’RT ma l’incidenza e un altro forte fattore è il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica. E’ quanto emerge dalla cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi. Arriva una radicale semplificazione – spiegano fonti di governo – dei 21 criteri precedenti, che scendono a 12. E’ allo studio, a quanto si apprende da fonti di governo, un possibile nuovo schema dei parametri di validità del Green Pass per chi ha fatto il vaccino. Due, in particolare, i parametri suscettibili di modifiche: la scadenza, a sei mesi dal vaccino, del pass (scadenza che potrebbe essere prolungata) e la valutazione di ottenere il pass già con una prima dose di vaccino. E’ stato chiesto agli esperti, in merito, di effettuare approfondimenti medici. C’è, inoltre, l’impegno a muoversi comunque in coordinamento con i parametri decisi a livello Ue.

CORSI DI FORMAZIONE – Dal primo luglio riprenderanno in presenza i corsi di formazione, pubblici e privati. E’ quanto rendono noto fonti di Palazzi Chigi al termine della cabina di regia Covid.

Io penso che si andrà in una direzione che terrà conto del miglioramento. Quindi, penso di sì. Non so quale sarà esattamente il punto di equilibrio, ma sicuramente sarà nella direzione di un allentamento delle misure“, ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, interpellato in merito alla possibilità che oggi, nella cabina di regia del governo, vengano allentate le restrizioni legate al Covid.

“Alla luce dell’ottimo andamento della campagna vaccinale in cui Forza Italia ha sempre creduto – dovuto anche al recepimento di gran parte delle nostre proposte per un piano vaccini più veloce ed efficiente – del calo di contagi, dei decessi e dei ricoveri che si sta registrando, chiediamo al Governo di prolungare subito il coprifuoco fino alle 23 o a mezzanotte, per poi prevedere la sua eliminazione a giugno, e di riaprire settori e attività ancora chiusi”. Così, in una nota congiunta, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, il vicepresidente della Camera Andrea Mandelli e il responsabile del settore Dipartimenti di FI, Alessandro Cattaneo.

Il premier Mario Draghi, alla luce dei dati confortanti su contagi e vaccinazioni e dei pareri, più ottimistici, degli esperti del Cts, si prepara alla riunione decisiva per un nuovo allentamento delle restrizioni. Ma la vigilia del vertice di governo è ancora segnata dalle tensioni che, più in generale, attraversano la maggioranza, in primis Lega e Pd. Allo strappo di Salvini sulle riforme è ancora il Nazareno, in mattinata a replicare con durezza: “Se Salvini non vuole i fondi Ue si dimettano i ministri chiamati a gestirli”, attacca il vice segretario Giuseppe Provenzano.

Lo schema dei Dem è piuttosto chiaro: l’agenda delle riforme alle quali è chiamato il governo è dettata dal principio che sta alla base del Recovery Fund: risorse in cambio di un cronoprogramma rigido da rispettare. In caso contrario il flusso di fondi europei può arrestarsi. Lo schema è ben chiaro anche al capo del governo. Che sulle riforme previste dal Recovery non ha alcuna intenzione di rallentare. Eppure, qualche intoppo le tensioni nella maggioranza lo creano. I due primi decreti post-Recovery, quello sulle semplificazioni e quello sulla governance saranno varati dal governo nel corso dell’ultima settimana di maggio e non la prossima, come i più ottimisti, tra chi gestisce il dossier del Pnrr, si auguravano.

Non subirà ulteriori ritardi, invece, il decreto sostegni-bis, che potrebbe vedere la luce in un Consiglio dei ministri tra mercoledì e giovedì. Prima di ultimarlo, infatti, Draghi vuole capire cosa e quanto potrà riaprire in Italia. E su questo base i numeri dei ristori potranno sensibilmente cambiare. La speranza, nel governo, è che quello della prossima settimana sia l’ultimo decreto sostegni. L’obiettivo, infatti, è procedere ad una riapertura progressiva da qui a fine giugno

Ma già nella cabina di regia di oggi Draghi tornerà a trovarsi tra due fuochi: da un lato la Lega del “riaprire tutto” e dell’altro il titolare della Salute Roberto Speranza, depositario della linea della prudenza. Il pressing del centrodestra è alto, l’obiettivo – sul quale anche il M5S potrebbe concordare – è spostare il coprifuoco alle 24 già dal 24 maggio. E, prima della cabina di regia, Salvini ha convocato una videoconferenza con i membri del governo della Lega per organizzare le mosse da mettere sul tavolo della cabina di regia.

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