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Presenzano / Venafro / Pratella – Uccise il padre della collega per “favorire” il trasferimento, infermiera resterà in carcere 30 anni

Presenzano / Venafro / Pratella – La Cassazione ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione da scontare nel carcere femminile di Benevento nel quale si trova dal 2017, subito dopo l’arresto. E’ stato respinto, quindi, il ricorso presentato dai difensori dell’imputata. Uccise in ospedale con l’acido cloridrico il padre di una sua collega. Fu una vendetta trasversale perché lei era stata trasferita all’ospedale di Isernia mentre la sua collega no, proprio in virtù di quel padre ricoverato a Venafro per altre patologie.

I fatti:
Anna Minchella infermiera dell’ospedale di Venafro ha ucciso – utilizzando dell’acido – un paziente di Pratella, Celestino Valentino, 76enne, padre di una sua collega di corsia. Lo avrebbe fatto per “punire” l’altra infermiera “colpevole” di non essere stata trasferita all’ospedale di Isernia. Presenzano è il paese natale di Anna Minchella. Dopo il matrimonio si trasferisce a Ciorlano, paese del marito. Alcuni anni fa, poi, la coppia comprò casa a Venafro e si trasferisce nel vicino Molise. Per esigenze familiari, tuttavia, Minchella e la sua famiglia ritornano a vivere a Ciorlano. La comunità di Ciorlano è incredula: tutti dipingono la famiglia Minchella come una famiglia normale, dedita al lavoro, serena. La famiglia della vittima, costituita parte civile, è stata difesa dall’avvocato Ernesto De Angelis

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