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Sparanise – Armi per l’attentato di Nizza, Endri Elezi sarà condotto in Francia. Lui in lacrime: sono innocente (il video con le testimonianze)  

Sparanise –  In lacrime, collegato in video conferenza, ha gridato – ancora una volta – la sua innocenza:Non ho mai ceduto armi, né conosco nessuna delle persone coinvolte”. I giudici della Corte di Appello di Napoli hanno ritenuto però necessaria la sua estradizione in Francia dove verrà giudicato. Un caso che ha scosso fortemente la comunità di Sparanise (guarda il video con le testimonianze)
“Era quasi scontato che la Corte procedesse alla consegna di Elezi – commenta Francesco Fabozzi, legale dell’albanese – visto che la normativa sull’arresto europeo è cambiata, e non è più possibile per la Corte che deve decidere sulla richiesta di estradizione, richiedere integrazioni probatorie. Ma almeno è emerso che Elezi non è nè terrorista, né uno stragista”.
Quando è stato arrestato il 21 aprile scorso, Elezi era in Italia già da due un paio di mesi, rientrato dall’Albania; a Sparanise il 28enne lavorava come bracciante agricolo, viveva in pieno centro in un appartamento fittato con la moglie e il figlio di quattro anni, senza fare nulla per nascondersi. Nei giorni scorsi la moglie di Elezi ha lasciato Sparanise con il piccolo, a causa di un “clima” in paese che non riusciva più a sopportare. (guarda il video con le testimonianze)
Sarà estradato in Francia Endri Elezi, il 28enne albanese arrestato a Sparanise, accusato di aver fornito una pistola ed un fucile a Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, autore dell’attentato terroristico commesso a Nizza il 14 luglio 2016, che costò la vita a 86 persone. I giudici presieduti da Vittorio Melito, impossibilitati a chiedere integrazioni documentali alle autorità francesi – è cambiata la normativa sull’arresto europeo – hanno preso atto delle accuse contestate nel mandato di cattura, disponendo, come richiesto dalla Procura Generale (sostituto Valleverdina Cassaniello), la consegna del 28enne alla Francia affinchè venga giudicato per i reati di porto e detenzione illegale di armi da guerra. La Corte ha anche attestato che Elezi non risponde dei reati di strage o terrorismo.  Secondo la Procura Antiterrorismo di Parigi, Elezi avrebbe venduto una pistola e un fucile, poi risultato giocattolo, ad un connazionale che l’avrebbe poi cedute al terrorista di Nizza; i fatti sarebbero accaduti nel 2016, quando Elezi era a Nizza, dove viveva con alcuni connazionali.  (guarda il video con le testimonianze)

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