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Teano / Presenzano / Sparanise – Domani sarà il giorno del giudizio, chiaramente quello terreno, per l’ex parroco di Presenzano, Don Gianfranco Roncone. La vicenda dell’indagato, infatti, sarà discussa dai giudici del Tribunale del riesame di Napoli ai quali i difensori dell’indagato hanno presentato ricorso per ottenere la cancellazione dell’ordinanza cautelare. I giudici, in sostanza, dovranno valutare la necessità delle esigenze cautelari (ricordiamo che il prete è attualmente) agli arresti domiciliari nella propria abitazione di Sparanise.
Sono tre le accuse a carico dell’ex parroco di Presenzano, Don Gianfranco Roncone. Per la Procura della Repubblica di Napoli il prete ha violato gli articoli del codice penale 609bis, 600bis e 600 quater. In sostanza è accusato di Abusi sessuali su minore, Induzione alla prostituzione e detenzione di materiale pedopornografico. L’arresto dell’uomo è stato stabilito unicamente per l’accusa di abusi sessuali su minore. Per le restanti accuse il prete è indagato a piede libero. L’indagine nasce da un’azione dei carabinieri della stazione di Vairano Scalo, guidata dal maresciallo Palazzo, che una notte della scorsa estate sorpresero il parroco di Presenzano con due fanciulli nei pressi del cimitero di Vairano Patenora. Lo stesso Palazzo ha continuato l’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale di Napoli.
E’ stato arrestato, qualche giorno prima di Pasqua, e collocato ai domiciliari il prete di Presenzano, Don Gianfranco Roncone e collocato agli arresti domiciliari nella sua casa di Sparanise. La sua difesa è affidata agli avvocati Dario Mancino e Renato Jappelli. La vicenda che coinvolge Roncone ha scosso fortemente la comunità di Presenzano così come tanti fedeli dell’intera Diocesi di Teano Calvi. Il vescovo Cirulli ha sospeso, già da diversi mesi, il parroco.
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