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foto di repertorio

Cassino – Università, molestie sessuali alla collaboratrice: tre denunciati. Indagato anche il rettore dell’Università

Cassino –  Lui 65 anni, lei 27enne. Lui si invaghisce e perde la testa. Un bacio rubato nel buio di un corridoio, continue molestie, i tentativi di palpeggiamento, le pressioni psicologiche. Poi le ritorsioni per il suo “rifiuto”.  Quando ha capito che quella giovane collaboratrice – residente a Cassino e non in provincia di Caserta – non avrebbe mai ceduto ai suoi ricatti sessuali, ha iniziato a vessarla con turni massacranti ed orari di lavoro estenuanti.  Oltre all’autore dei fatti sono indagati una professoressa e il rettore dell’Università di Cassino. Non avrebbero denunciato l’accaduto. Un’attenzione morbosa che si trasforma in incubo. E’ quanto ha vissuto una ragazza casertana che ha denunciato un impiegato dell’Università Cudari di Cassino, ora messo sotto inchiesta dalla Procura.  Le molestie sessuali si sarebbero verificate all’interno del Centro Universitario Diversamente Abili Ricerca Innovazione. La vittima sarebbe stata un’operatrice che sarebbe stata importunata, vessata e palpeggiata da uno dei responsabili, un impiegato dell’Università di Cassino. L’uomo, oggi è in pensione, all’epoca dei fatti (nel gennaio del 2020) secondo quanto denunciato dalla vittima agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Frosinone, dinanzi al diniego della donna ad accettare le molestie, avrebbe dato vita ad una serie di ritorsioni lavorative: dai turni massacranti, alle mansioni più difficili. Un comportamento insostenibile che ha indotto l’operatrice dapprima a rapportarsi con i vertici dell’Ateneo e poi a sporgere denuncia. Nel frattempo lo stesso funzionario dell’Unicas è stato trasferito ad altra mansione, in attesa del congedo che è arrivato a gennaio del 2021. Le indagini portate avanti nella più completa segretezza da parte degli investigatori del vice questore Flavio Genovesi, coordinati dal magistrato Eugenio Rubolino della Procura di Cassino, avrebbero dato conferma a quanto riferito dalla vittima e per questo l’ex responsabile del Cudari è finito sotto inchiesta per ‘violenza sessuale’.

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