Sessa Aurunca – Amministrative, il centrodestra scompare in città e Brasile cerca di salvare il salvabile ma ormai la strada è delineata. Dopo la dichiarazione del coordinatore cittadino di Forza Italia, Enrico Forte, di appoggiare un governo di sanità pubblica messo in campo dall’ex assessore Lorenzo Di Iorio, il centrodestra sessano ha ormai issato bandiera bianca. Il coordinatore di Fratelli d’Italia Farncesco Brasile, che non nasconde la sua vicinanza all’ex vice sindaco Italo Calenzo che da tempo ha sposato il progetto di Di Iorio, ieri ha dichiarato che tenterà fino all’ultimo di creare una coalizione di centrodestra. Una dichiarazione che è stata subito utilizzata per cercare di indebolire Di Iorio ma che invece ha un senso diverso da quello che, strumentalmente, si è voluto far passare. Infatti, Brasile non ha detto altro che “cercherà” fino all’ultimo di trovare una sintesi nel centrodestra. Forse un tentativo per dire tra qualche giorno: “io ci ho provato?” . La strada appare ormai delineata, Lorenzo Di Iorio si presenterà con una coalizione forte e, al momento, con già 6/7 liste pronte. Un governo cittadino alla Draghi con all’interno quasi tutte le forze politiche sessane. L’ex sindaco Luigi Tommasino rimane in silenzio ma di liste pro centrodestra al momento non se ne hanno traccia. Poi vi è il gruppo dell’ex presidente del consiglio comunale Massimo Schiavone che sta cercando di mettere insieme tutto ciò che è rimasto fuori dal gruppo di Di Iorio e con la palla al piede dell’ex sindaco Silvio Sasso che ha una sola possibilità per risuscitare, quella di candidarsi a sindaco. Ma all’interno del gruppo Schiavone vi sono altri papabili candidati alla fascia tricolore, dall’ex vice sindaco Fausto Fusco o in alternativa al fratello Antonio, passando dalla scesa in campo direttamente del giovane Schiavone. Il mondo civico sta provando a creare un’alternativa con l’associazionismo appoggiato anche da Generazione Aurunca. Un appoggio che esclude però il circolo Vassallo degli ex consiglieri comunali Domenico Bevellino e Maria Teresa Sasso. Questi sono stati chiari che cercheranno di creare il terzo polo ma non possono allearsi con Generazione Aurunca che ha una matrice leghista.
