Vairano Patenora / Teano / Calvi Risorta – Si è svolta, oggi, una nuova udienza del processo a carico di 6 persone accusate vario titolo, di concorso in estorsione, consumata e tentata, lesioni personali, porto di strumenti atti ad offendere, tentata violenza privata e minacce. Si tratta di reati pluriaggravati, riuniti sotto il vincolo della continuazione, perpetrati nell’agro di Teano dal 2016 al dicembre 2018, e per i quali è stata ritenuta sussistente l’aggravante del metodo mafioso poiché commessi avvalendosi della forza di intimidazione che promana dal sodalizio camorristico de’ “i casalesi”. Una vicenda che ha visto già una condanna a carico di una delle persone coinvolte. Si tratta di Salvatore Salerno – di Calvi Risorta – che ha scelto il rito abbreviato davanti al Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Napoli. L’imputato è stato condannato a cinque anni di reclusione.
La vittima conferma le accuse:
Nell’udienza di oggi una donna, indentificata dalla Procura come una delle vittime, è salito sul banco dei testimoni per raccontare quello che ha subito, ripercorrendo i punti salienti della vicenda e confermando in sostanza le dichiarazioni rese in fase di indagine. Il processo è stato rinviato al prossimo mese di maggio per ascoltare ulteriori testimoni chiamati dalla Pubblica Accusa.
Tutti gli imputati (tranne Lorenzo Corbisiero) tratti in arresto diversi mesi si trovano tutti ancora sottoposti alle restrizioni imposte dall’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari. Corbisiero venne scarcerato dal riesame. Sul banco degli imputati ci sono Aria Michele Giuliano 1960 Teano, Aria Armando 1981 Vairano Patenora, Aria Michele jr 1987 Teano (domiciliato in Lombardia), Faella Francesco 1961 Teano, Corso Paride 1985 Teano e Corbisiero Lorenzo 1970 Teano.
Nel collegio difensivo figurano, fra gli altri, gli avvocati Fabrizio Zarone, Marco Andrea Zarone, Ciro Balbo, Vincenzo Cortellessa, Giovanni Scoglio e Ignazio Maiorano.
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