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Santa Maria Capua Vetere – Il carcere avrà l’acquedotto: dopo 25 anni di attesa

Santa Maria Capua Vetere (di Danilo Pettenò) – Finalmente dopo 25 anni, sono partiti i lavori che porteranno l’acqua corrente all’interno del carcere direttamente dalla rete idrica. Prima della “posa della prima pietra” si è svolta una conferenza stampa a Palazzo San Carlo alla quale hanno partecipato oltre al sindaco Antonio Mirra, la direttrice del carcere Elisabetta Palmieri, il capo della Procura Maria Antonietta Troncone, il presidente del tribunale Maria Gabriella Casella, il prefetto Raffele Ruberto ed il vicepresidente della Campania Fulvio Bonavitacola. Il cronoprogramma prevede la conclusione dei lavori entro 300 giorni circa. L’opera è stata finanziata per circa 2 milioni di euro dalla regione. Un evento storico che porrà fine a grandi disagi che erano costretti a vivere i detenuti, specie nel periodo estivo. Ricordiamo che ad oggi l’approvvigionamento di acqua al carcere, è assicurato mediante l’utilizzo di acqua di falda e di un impianto di potabilizzazione spesso mal funzionante, che comporta la fuoriuscita di acqua gialla dai rubinetti, con conseguenti dermatiti e altri problemi di salute.

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