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Pietro Ricciardi, amministratore della Pignataro Patrimonio

Pignataro Maggiore – Raccolta dei rifiuti, Ricciardi rimprovera i cittadini “distratti”: differenziare meglio per pagare meno

Pignataro Maggiore – Questa mattina, sulla pagina social della Pignataro Patrimonio, è apparso un post differente dai soliti, in cui l’azienda rende conto delle attività svolte. Allegato al post sue immagini che mostrano il corpo di una fattura nella quale compaiono degli importi e delle quantità. A fare chiarezza il testo del post in cui leggiamo: “Giornalmente registriamo quasi esclusivamente 2 tipi di lamentele: quelle perché non ritiriamo materiale differenziato male e quelle per i costi della tari (che non dipendono da noi). Per rispondere ad entrambe pubblichiamo il dettaglio dei costi di smaltimento della plastica di ottobre 2020. Il mese di ottobre abbiamo conferito 17 tonnellate di plastica. Per il solo fatto di aver portato 17 tonnellate a selezione abbiamo pagato 429 euro per l’attività di selezione dell’impianto. Fin qui i costi fissi. Di queste 17 tonnellate quasi un terzo sono risultate essere “frazione estranea”. Parliamo di 6 tonnellate. In aggiunta alla selezione abbiamo dovuto pagare 1414 euro di frazione estranea (230 euro a tonnellata). Questi numeri per chiarire un concetto semplice: se non si fa bene la differenziata si pagano costi alti. E i costi sono a carico dei cittadini. Incuriositi abbiamo contattato l’Amministratore Unico al quale abbiamo chiesto un chiarimento del senso di quel post. Pietro Ricciardi ha risposto: “si tratta di un semplice post per sensibilizzare i cittadini ad effettuare meglio la differenziata. Periodicamente diamo una “stretta” sul rispetto delle regole della differenziata e assistiamo – a dire il vero da parte di poche persone, anche se pugnaci – a delle proteste perché alcuni sacchetti non vengono raccolti”.
Alla richiesta di ulteriori chiarimenti Ricciardi ha puntualizzato: “Si tratta di sacchetti non biodegradabili che contengono la frazione umida dei rifiuti o di plastica con materiale che viene mischiata ad umido o carta o, ancora, a carta con fogli di alluminio, o materiale da conferire con ingombranti e simili”.
I cittadini vorrebbero che prendeste questo materiale così mischiato? “Solo pochi cittadini, altri prendono atto dell’errore e del fatto che noi ci limitiamo a rispettare le regole e cercano di migliorarsi”.
Cosa avete trovato di strano nella spazzatura?
“Scarpe insieme alla plastica. Mattonelle nell’umido, plastica con pasta. Questa mattina scherzosamente un operaio ci ha comunicato di non aver preso un sacchetto in cui l’umido era perfettamente differenziato nelle lattine di tonno”.
Avevano buttato il tonno con tutte le lattine?
O al contrario, tra gli scarti di umido erano presenti delle lattine di alluminio. Voglio precisare che si tratta di pochi casi ma poichè alcuni adducono a propria discolpa il costo della Tari, con il post su facebook abbiamo dimostrato che, se ad esempio avessimo fatto una buona differenziata, solo per la plastica, solo per il mese di  ottobre scorso, avremmo risparmiato circa 1550 euro”.
Non 1400?
“No, avremmo conferito anche meno materiale (6 tonnellate in meno) quindi oltre a non pagare i 1400 euro circa per la frazione estranea, avremmo risparmiato anche il costo di selezione su quelle 6 tonnellate di materiale”.

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