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Pontelatone – Tenta di strangolare la moglie, Tonio è pentito e disperato

Pontelatone / Formicola – “Non volevo assolutamente strangolarla, non ho mai pensato di farle del male. Probabilmente tutto è avvenuto in un momento di forte concitata confusione”. Questa, in estrema sintesi, la linea difensiva assunta da Tonio Carusone davanti al giudice durante l’interrogatorio di garanzia. Ora l’uomo, nella vita operaio edile, è pentito e disperato, soprattutto perché la vicenda pesa anche sui figli. L’accusa contro il 50enne pontelatonese è pesante: tentato omicidio. All’esito dell’udienza di convalida, svoltasi alcuni giorni fa, davanti al giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Carusone si è difeso, ha spiegato la sua versione dei fatti, basandosi su una situazione familiare modo delicata e compromessa. Probabilmente uno stress troppo forte per lui. Al termine dell’udienza il giudice ha confermato la misura cautelare in carcere a carico del 50enne pontelatonese la cui difesa è affidata all’avvocato Paolo Di Furia. Lo stesso legale sta valutando la possibilità di presentare ricorso al Riesame della Libertà di Napoli per ottenere la scarcerazione del proprio assistito.

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