Pastorano / Caserta / Gioia Sannitica – La Prima Sezione della Corte di Appello di Napoli in riforma della sentenza emessa dal GUP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto l’imprenditore Luciano Sorbo, coinvolto nell’inchiesta giudiziaria denominato Assopigliatutto, incentrata intorno all’imprenditore Luigi Imperadore di Gioia Sannitica. I giudici del Tribunale di Napoli hanno assolto Sorbo per non aver commesso il fatto. Sorbo fu condannato, ad otto mesi di reclusione, attraverso il rito abbreviato relativamente ad alcuni presunti illeciti commessi in alcune gare d’appalto per i rifiuti. Il gup sammaritano Grammatica condannò, insieme a Sorbo, Francesco Iavazzi di Caserta, proprietario della Impresud; l’imprenditore Luciano Sorbo di Casapulla; Gennaro D’Onofrio (membro della gara del Comune di Casagiove) ed Antonio Menditto professionista di Pietralemara; l’ingegnere Ernesto Palermiti di Casagiove (ex dirigente del Comune di Piedimonte Matese). Le pene, dagli 8 mesi ad un anno e 4 mesi vennero tutte sospese.
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