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TEANO / ALIFE – Diocesi, inizia il “regno” di Giacomo Magno da Cerignola. Numeri importanti per il vescovo delle due diocesi

TEANO / ALIFE – Non ha esitato un attimo alla richiesta di Papa Francesco rispondendo – supponiamo – Ecce ancilla Domini (ecco la serva del Signore). Giacomo Cirulli si è sacrificato accettando di gestire, contemporaneamente, due diocesi. Un vero regno. Sono numeri impressionanti quelli del “regno” di Giacomo Magno da Cerignola. Oltre 160 preti, quasi 20 diaconi, quasi 120 parrocchie, oltre 140 religiose (suore + monache), quasi 150mila fedeli. Numeri dati dalla fusione delle due diocesi (Teano e Alife).
Domenica prossima sarà la sua “prima volta” nella cattedrale di Alife. Giacomo Cirulli, da qualche anno vescovo di Teano Calvi, è diventato anche “signore” della diocesi di Alife Caiazzo. Sostituisce Valentino Di Cerbo, che sarà ricordato come l’ultimo vescovo della diocesi alifana prima del suo accorpamento – nei fatti già avvenuto – con quella teanese. Per ora sono due diocesi distinte gestite da un unico vescovo. Ben presto però potrebbe diventare una cosa sola. Bisognerà solo attendere il pensionamento del vescovo Piazza della diocesi di Sessa Aurunca. Poi, con forte probabilità, anche la diocesi sessana potrebbe diventare parte del regno di Giacomo Magno da Cerignola. Del resto le tre diocesi hanno già oggi un unico tribunale ecclesiastico interdiocesano. Scherzi a parte, al nuovo vescovo della Diocesi di Alife Caiazzo vanno gli auguri della nostra redazione.

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un commento

  1. A dire il vero di cerbo sarà ricordato come il peggior vescovo di alife lasciando brutti ricordi come quello del raggiro di mons. Leone a cui gli spillo quasi 900 mila euro per non parlare dei terreni delle parrocchie venduti e non si capisce il ricavato tra lui e il suo vicario che fine hanno fatto per continuare cantieri non a norma con due poveretti morti sotto l’impalcatura di un sacro cantiere di piedimonte che altro si può dire di questo eccellentissimo se ne potrebbero dire altre come i frequenti spostamenti di parroci senza indavinarle nemmeno uno potremmo andare avanti ancora per molto ma preferisco fermarmi qui da buona fedele altrimenti si perderebbe la fede.