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Carinola / Mondragone – Guardia medica “salva”, ma solo provvisoriamente. La politica: più colpe che meriti

Carinola / Mondragone (nota dei medici del presidio) –  I medici di C.A. del Presidio di Carinola desiderano ringraziare quanti si sono adoperati per la soluzione del problema relativo alla CHIUSURA di detto Presidio, che tanto avrebbe tolto al DIRITTO di ASSISTENZA SANITARIA della popolazione dei Comuni di Carinola e Falciano del Massico. Pertanto siamo grati a tutte le FORZE POLITICHE E ISTITUZIONALI che hanno evitato questo disagio alle persone, ancora di più perché si è trattato di una decisione CONTRO -CORRENTE e INOPPORTUNA, per il periodo pandemico in corso, anche se LEGITTIMA. La legittimità parte dalla delibera aziendale n.92 del 21/01/2020, che facendo propria una disposizione regionale innalza il rapporto MEDICO di CONTINUITA’ ASSISTENZIALE (EX GUARDIA MEDICA) – PAZIENTI da 1 a 4000 ad 1a 5000 con contrazione del n. Dei Medici di detto servizio e, conseguentemente, RIDUZIONE dei POSTI di LAVORO e dei PRESIDI.
Questa la POLITICA SANITARIA, negli anni, della Regione Campania: il CONTROLLO della SPESA ha significato TAGLIARE  i SERVIZI e i POSTI di LAVORO, senza RICONVERTIRE  le risorse e, soprattutto ,senza EVITARE GLI SPRECHI. Tale normativa è valida in tutto il territorio dell’ ASL CE, tranne che per il distretto 15 di PIEDIMONTE MATESE  e il distretto 14 di TEANO, che vengono considerati “ZONE DISAGIATE”. Ci chiediamo cosa hanno di DISAGIATO più di CARINOLA , SANT’ANDREA DEL PIZZONE o TEANO o SESSA AURUNCA, che tra l’altro dispone di un Presidio Ospedaliero.
D’altro canto la DISPOSIZIONE di SOSPENSIONE della CHIUSURA del Presidio di C.A, di Carinola da parte del Direttore del Distretto n.23 Dott. STEFANELLI è chiara:  “in via PROVVISORIA e fino a nuove  DECISIONI  AZIENDALI, dato il n. Esiguo di interventi effettuati, data la DISPONIBILITA’ DEI MEDICI IN SERVIZIO di rimanere UNO PER TURNO, il Presidio di C.A. di CARINOLA RESTA APERTO.
Ci auguriamo che il Direttore Stefanelli, prima di parlare di  “ n. Ridotto di interventi”  abbia valutato il DIVIETO in questo periodo di Pandemia, imposto dalle AUTORITA’ SANITARIE di ACCESSO in Guardia Medica dei PAZIENTI FEBBRILI  e l’impossibilità di effettuarne le VISITE DOMICILIARI , nonché il  prezioso lavoro dei colleghi della MEDICINA GENERALE del territorio e soprattutto abbia presa visione del n. Di VISITE EFFETTUATE da altri Presidi della stessa ASL CE in questa Pandemia. Diversamente discreditare e minimizzare l’operato dei colleghi del proprio distretto, sarebbe cosa molto spiacevole. In conclusione è stata vinta una BATTAGLIA, ma non la GUERRA, perché  in qualunque momento il Direttore Generale  decidesse di chiudere il presidio è in diritto di farlo o qualche medico dei 5 rimasti venga meno, perché decida di trasferirsi o passi alla medicina generale e rimanga un numero inferiore a 4, che è il minimo indispensabile per coprire i turni di un mese, il presidio egualmente verrebbe chiuso.
E’ necessaria una soluzione stabile e definitiva del problema, perché l’assistenza sanitaria notturna, prefestiva e festiva dei territori di Carinola e Falciano del Massico, da Mondragone, è PURA FOLLIA. Sollecitiamo pertanto le autorità POLITICHE ed ISTITUZIONALI a far si che venga riconosciuto a livello REGIONALE anche il distretto 23 come “zona disagiata”, perché lo è sia TERRITORIALMENTE che per la popolazione con molti anziani. Abbiamo volutamente lasciati per ultimi i ringraziamenti alla popolazione, che ha fatto cordone attorno a noi con il coinvolgimento massivo di firme in cartaceo e sul web , perché ci premeva esprimere la nostra gratitudine e la nostra volontà di essere a disposizione per la soluzione dei loro problemi di salute, come abbiamo sempre fatto, convinti che una vita umana salvata non può essere monetizzata.

 

 

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