Sessa Aurunca / Aversa – L’episodio accaduto il 22 gennaio del 2019 è emblematico per capire i metodi corruttivi utilizzati dall’imprenditore Michele Schiavone per ottenere ciò che desiderava dall’Asl. L’allora dirigente dell’Asl, Luigi Carizzone, parte da Aversa per raggiungere Sessa Aurunca e quindi gli uffici della Emmedue. L’incontro avviene poco dopo le ore 18 dello stesso giorno. Subito dopo Carizzone telefona alla sua segretaria (che la Procura identifica anche come sua amante) Rampone Patrizia e le racconta di aver ritirato i soldi da Schiavone Michele; di aver richiesto a Schiavone Michele di regalarle una borsa della Luis Vuitton; di aver proposto allo Schiavone la gestione delle SIR che sta cercando di aprire a Statigliano e Francolise; di aver subito un controllo stradale dai Carabinieri nel corso del quale gli hanno trovato la somma appena ricevuta da Schiavone Michele.
Questa telefonata è particolarmente importante, sia perché riassume tutti gli affari illeciti gestiti dal Carizzone e dallo Schiavone, sia perché dimostra l’intraneità a tali affari di Rampone Patrizia. È lei, infatti, che il Carizzone chiama immediatamente dopo il controllo dei carabinierie riferendole di essere stato trovato in possesso di una somma importante di denaro in contanti. Quando Carizzone si avvia verso casa viene bloccato da una pattuglia dei carabinieri che lo attendevano per certificare l’avvenuto pagamento della mazzetta: 1800 euro in banconote da 100 e 50 euro. Il medico viene agganciato dai carabinieri intorno alle ore 18. Alle ore 19e05 Carizzone Luigi sempre a bordo della sua vettura usciva dal complesso Emmedue e dopo aver percorso via Ponte Aurunco, proseguiva verso casa immettendosi sulla provincial 14 Sessa –Mignano. Giunto all’altezza del distributore di benzina Esso, intorno alle ore 19 circa, veniva fermato da una pattuglia di Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca per un controllo stradale. Il dirigente medico veniva sottoposto a perquisizione e veninva trovato in possesso di una somma di denaro di euro 1.800 in tagli da 100 e da 50, che custodiva all’interno del taschino del cappotto che indossava.
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