SESSA AURUNCA (DI CARMINE DI RESTA) – E’ finito un ciclo. Il coordinatore della Protezione Civile Carmine Venasco riassume i rapporti tesi con l’ente Comune. “ Abbiamo sospeso il servizio e chiediamo la revoca della convenzione con il Comune”. Per l’emergenza Covid e poter effettuare il servizio vaccinazioni si sono innescate, con effetto domino, una serie di polemiche sollevate dai volontari dei 17 componenti del Gruppo comunale. I volontari hanno chiesto al Dirigente del Distretto dell’area Moretta almeno un buono pasto per effettuare il doppio turno 8-14 e 14-20. Le attrezzature,mascherine ed altro doveva essere comprato dai volontari ed hanno ricevuto un no. Venasco si è recato in comune dagli attuali amministratori per capire e pensava che gli venisse tesa una mano, invece gli hanno comunicato che già avevano preso accordi con il Nucleo di Cellole che espleterà il Servizio. Uno “schiaffo” metaforicamente parlando ai 17 volontari che da anni operano con poche attrezzature e poca volontà verticistica espletando il servizio a tutto tondo.
“Non veniamo presi in considerazione ed è ora di dire basta. Abbiamo una nostra dignità”- ha replicato Venasco.- Nonostante il coordinamento abbia sospeso i servizi, i Volontari sono comunque operativi per altri Enti (Regione) ma non per l’Ente Comunale. C’è da dire che per il passato percepivano 10 euro lorde al giorno per comprare un panino con l’obbligo dello scontrino parlante. È un dovere ricordare che i volontari operino in condizioni di sicurezza, utilizzando i dovuti DPI (Decreto Capo Dipartimento Protezione Civile), cosa che attualmente non tutti i volontari possono fare perché ne sono sprovvisti. Un matrimonio mai decollato appieno tra Comune e Protezione Civile,adesso è naufragato in divorzio.
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