Piedimonte Matese / Benevento – Fu il primo vero motivo di spaccatura all’interno del gruppo guidato dall’allora sindaco Luigi Di Lorenzo, fu fortemente voluta dalla stessa fascia tricolore e per lungo tempo tenne in mano la vera gestione dell’ente municipale. Poi, dopo una rivolta dell’intero gruppo di maggioranza, Di Lorenzo fu costretto a revocare ogni delega a Loreta Di Marco, beneventana con forti “radici” nell’area matesina, perchè originaria di Gioia Sannitica. Anche lei, Loreta Di Marco, è indagata nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere che sta sconvolgendo il capoluogo matesino. Fra gli indagati, infatti figurano Bruno Pagliaro (ex sindaco di Dragoni) e Antonio Montone, ex sindaco di Castello del Matese, attuale componente del consiglio dello stesso municipio. I due sono figure collegati alle società del potente gruppo industriale della famiglia Civitillo. Nella stessa inchiesta sono indagati, fra gli altri, l’ex sindaco Luigi Di Lorenzo, l’ex tecnico comunale Vincenzo Menditto (dipendente dell’Asl di Caserta), l’ex presidente del consiglio di Piedimonte Matese Gianlugi Santillo, gli imprenditori Vittorio Civitillo, Giovanni Malinconico (di Ailano) e Ruggiero Di Pietro.
Sono accusati a vario titolo – in questa fase dell’indagine – di associazione a delinquere, turbativa d’asta, corruzione e abuso d’ufficio. L’altra mattina l’indagine, che si basa su fatti del 2019 e 2020, si è palesata con un imponente blitz della Procura di Santa Maria Capua Vetere, scattato all’alba quando decine di militari dell’arma del nucleo investigativo di Caserta, si sono presentati, contemporaneamente alla porta di alcuni degli indagati. I carabinieri – coordinati dai procuratori Gerarda Cozzolino e Chiara Esposito – avrebbero sequestrato telefonini, documenti, personal computer e altre apparecchiature informatiche. L’indagine, fra le altre cose, cerca di fare chiarezza su una ipotesi di corruzione e di appalti truccati.
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