Ultim'ora
foto di repertorio

Coronavirus – Torna l’emergenza: tante regioni a rischio zona arancione

Oggi i conosceranno i dati del monitoraggio Istituto Superiore di Sanità, dati che determineranno poi il “colore” da assegnare ad ogni singola regione. Il rischio è che mezza Italia possa ridiventare arancione, anche se sono in molti i governatori – Lazio, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Lombardia – che si affrettano ad anticipare i dati annunciando di “essere in regola” per restare in giallo. Sembra inevitabile il passaggio in zona rossa dell’Abruzzo, che ha già messo in lockdown le province di Pescara e Chieti.   Anche ieri l’Italia ha registrato oltre 10 mila nuovi casi di coronavirus (13.762) e 347 vittime, con un tasso di positività che sale per il secondo giorno consecutivo, passando dal 4,1% al 4,8%. Dati che confermano l’ampia diffusione del virus nel Paese, aggravata dalla presenza ormai accertata delle varianti, sulle quali è cominciata l’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità. Per questo appare inevitabile il ricorso a chiusure e limitazioni, con la possibilità anche di ricalcare l’esempio dell’Abruzzo e individuare zone rosse localizzate nelle province. Un’opzione che potrebbe essere già sul tavolo del ministro della Salute, Roberto Speranza, e che va ad aggiungersi alla discussione sulla nuova cabina di regia e sullo ‘snellimento’ del Comitato Tecnico Scientifico. Interrogativi che dovranno essere sciolti in breve tempo dal neo-insediato premier Mario Draghi.    Delle sei a rischio arancione, ben quattro hanno annunciato di avere un Rt inferiore a 1 e quindi dentro l’area gialla.

Guarda anche

RAPINA ALLE POSTE: MALVIVENTI IN FUGA CON 4mila EURO

Sant’Arpino – L’azione è stata attuata ieri sera, 27 marzo 2024, intorno alle ore diciotto …