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Blockchain e investimenti nel 2021

È in costante ascesa la tecnologia della blockchain, in tutte le sue versioni: sono numerose, infatti, le tipologie a cui si può far riferimento a seconda delle esigenze. Una tale varietà, però, propone anche delle problematiche che non possono essere sottovalutate, prima tra tutte quella che riguarda la capacità che hanno blockchain differenti di comunicare le une con le altre. Degli inconvenienti potrebbero manifestarsi nelle interazioni tra una blockchain permissionless e una permissioned, oppure tra due blockchain che pur essendo permissionless si caratterizzano per token differenti. Un’altra questione di non poco conto è legata alla necessità di prevenire congestioni sulla rete, una eventualità non così remota se si pensa al gran numero di transazioni che vengono effettuate.

Il progetto Polkadot

Una soluzione potrebbe essere individuata in Polkadot, un progetto che vede tra i protagonisti Gavin Wood, uno dei fondatori di Ethereum. Ma Wood è anche l’inventore di Solidity, vale a dire il linguaggio di programmazione che sta alle fondamenta di diverse monete virtuali, e già nel 2014 era stato in grado di preannunciare che l’ecosistema smart contract avrebbe raggiunto un notevole successo. Ma quali sono i punti di forza di Polkadot? I suoi principi fondamentali possono essere individuati nella scalabilità e nell’interoperabilità.

La blockchain di Polkadot

Wood ha deciso di adottare le cosiddette parachains, che sono delle catene multiple. Esse sono collegate alla relay chain, che corrisponde alla blockchain principale, sviluppata su Substrate, derivato di Parity. La compilazione con Wasm è un altro elemento importante per la valutazione di Polkadot: stiamo parlando, infatti, di un linguaggio come web assembly che garantisce prestazioni notevoli, e forse è addirittura il migliore per infrastrutture di questo tipo. Se Google e Apple hanno deciso di servirsene per vari progetti, insomma, un motivo ci sarà. In sintesi, Polkadot si avvale della tecnologia migliore a disposizione in questo momento, e prevede anche l’impiego dei bridge, grazie a cui le parachains hanno la possibilità di interagire con altre blockchain. Ed ecco che siamo ritornati a uno dei dubbi iniziali, quello relativo alle capacità comunicative di blockchain di tipologie diverse.

Che cosa vuol dire che Polkadot è interoperabile

L’interoperabilità di Polkadot sta nel fatto che questo progetto agevola lo scambio di informazioni fra blockchain differenti e fra tecnologie diverse, perfino in presenza di smart contract, a prescindere dal fatto che si tratti di realtà private o pubbliche. In sostanza si realizza l’unione di tecnologie differenti, e quel che ne deriva è una infrastruttura unica per le varie blockchain. Si potrebbe azzardare un paragone con l’HTML, grazie a cui i server, i browser e i siti hanno modo di interagire in maniera uniforme e trasparente in Rete. In termini concreti, questo vuol dire avere l’opportunità di trasmettere dati con blockchain permissioned e permissionless, così da dare vita ad applicazioni trasversali.

Una blockchain forkless

Adottando una prospettiva basata sulla governance, si può affermare che la blockchain di Polkadot è di tipo forkless: ciò vuol dire che è immune ai fork, i quali sono considerati elementi teoricamente pericolosi. Non c’è possibilità di fork, e ogni decisione viene assunta dagli utenti del network, dalla comunità nella sua totalità. L’ecosistema del progetto è ricco ma anche particolare, perché ogni parachain presuppone un consumo di risorse. Ma dal momento che le parachain non sono illimitate, è facile capire che c’è una soglia di slot che possono essere messi in comodato d’uso: è per questo motivo che si svolgono delle aste.

Le aste per le parachain

Nel caso in cui si sia in grado di garantirsi un’asta per una parachain ha l’occasione di fruirne per due anni. Scaduto il termine, è possibile che il progetto venga rinnovato o che si debba far spazio a un progetto diverso. Per assicurarsi il comodato d’uso della blockchain è necessario vincolare in uno smart contract una certa quantità di token DOT.

Crypto Genius

Un altro progetto che è emerso negli ultimi tempi nel mondo delle monete virtuali è quello di crypto genisus Accesso: si tratta di un software che si basa sulle tante opportunità a disposizione nel settore delle valute digitali per garantire guadagni costanti agli investitori, senza che questi si debbano impegnare in un lavoro faticoso. Il software si basa su tecnologie all’avanguardia per mezzo delle quali gli operatori hanno modo di trarre vantaggio dalla volatilità delle quotazioni del Bitcoin e delle altre crypto. Il funzionamento è automatizzato e non prevede soste: il programma è attivo tutti i giorni della settimana e a qualsiasi ora del giorno e della notte. Si tratta di un sistema che ha tutte le carte in regola per produrre profitti molto elevati, ma questo non vuol dire che non ci voglia cautela: sono tanti, infatti, i sistemi che promettono guadagni facili ma poi non mantengono tali promesse. Insomma, è sempre opportuno prestare la massima attenzione.

 

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