Campania – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania da dieci giorni di tempo alla Campania per adeguarsi al DPCM. La decisione è della Presidente della quinta sezione Maria Abbruzzese che, in opposizione alla linea del Governatore De Luca, ha deciso di accogliere il ricorso di un gruppo di genitori e del Codacons. La Regione dovrà dunque, ove necessario, mettere in atto tutte le misure atte a garantire la sicurezza della didattica in presenza, intervenendo sui trasporti e sulle misure di distanziamento sociale, utilizzo dei dispositivi personali di protezione e igienizzazione. La perentorietà del termine del primo febbraio è dettata dall’approssimarsi della fine del quadrimestre come ribadito dal Tar che ritiene “insussistenza, nel caso e allo stato, di idonea giustificazione, giuridicamente sostenibile, alla persistente sospensione totale delle attività didattiche in presenza”. Il decreto depositato questa mattina si riferisce alla didattica a distanza delle solo scuole superiori, lo scorso 20 gennaio i giudici avevano gia sospeso le ordinanze per le parti riguardanti gli Istituti Elementari e Medie, con l’immediata ripresa delle scuole elementari in presenza e per le scuole medie entro il 24 gennaio. “Il Tar della Campania non ha decretato su chi è favorevole o contrario ma ha compiuto una scelta di diritto” è il commento a caldo degli avvocati Clarizia e Marchetti vice Segretario Nazionale del Codacons.
Guarda anche
BELLONA – Agnelli macellati clandestinamente: sequestro e sanzione
BELLONA – Tutto è venuto a galla durante uno dei tanti controlli attuati dal servizio …