Sorrento (di Dario Cerullo) – Dopo una settimana dall’avvistamento di una balena che ripetutamente sbatteva contro la banchina nel porto di Sorrento, i sub della Capitaneria di porto hanno ritrovato la carcassa dell’esemplare nelle acque dello scalo di Marina Piccola. L’altra notte, la balena, un esemplare di dimensioni da record (23,50 metri/70 tonnellate di peso), è stata trasportata via mare fino al molo San Vincenzo di Napoli e sarà sottoposta ad autopsia. Successivamente si procederà alla mummificazione, così come richiesto dal Parco Marino di Punta Campanella, per la sua esposizione in qualche museo.
“Solo nel 65% delle indagini post mortem effettuate viene accertata la causa del decesso” – precisano gli esperti del Parco” – e solo sul 45% delle carcasse rinvenute si riesce a completare una autopsia. Le indagini sul corpo della balenottera sono importanti non solo per stabilire le cause della morte, ma anche da un punto di vista scientifico e di ricerca”.
Era già stato effettuato un primo tentativo di trasportare il cetaceo ma, a causa del peso eccessivo, una cima che lo trasportava ha ceduto. Il Parco Marino di Punta Campanella richiede che si conservi lo scheletro per poterlo depositare in una zona museo e poterlo esporre per progetti di sensibilizzazione ambientale nella penisola sorrentina.
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