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GALLUCCIO – Coronavirus, annullata la tradizionale festa gallucciana di Sant’Antonio Abate

Galluccio (di Mario De Cubellis) – Dopo secoli di tradizione, la festa più attesa dell’anno, Sant’Antonio Abate, non si potrà svolgere come di consuetudine la sera del 16 gennaio a causa dell’attuale pandemia che non accenna a decelerare.

Non verranno accesi, quindi, i grandi fuochi che avrebbero allietato la serata in tutte le frazioni del comune a suon di musica, buon vino e prodotti tipici. Neanche durante l’ultima grande guerra la tradizione si era fermata. Osannata da tutti gli abitanti del comune, la festa di Sant’Antonio Abate richiamava anche i gallucciani che si trovano all’estero, oltre a tantissime persone dei paesi limitrofi. Niente trattori in festa carichi dei classici grandi “cipponi” (grossi pezzi di legno) e cortei di macchine a seguito. Il 17 dopo la messa, la processione avrebbe sfilato davanti i fuochi principali di S. Clemente che avrebbero accolto il Santo con la consueta “fiammata”, ottenuta con le piante di alloro che si infiammano.

Un duro colpo per gli abitanti del comune, un colpo al morale e allo spirito di una comunità che sta già vivendo una situazione abbastanza complicata a causa dell’attuale emergenza epidemiologica.

“EVVIVA SANT’ANTONIO” si sarebbe urlato per strade e piazze, “NEMICO DEL DEMONIO”.

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