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Sparanise – Appalto truccato, i testimoni confermano la falsificazione del Durc

Sparanise – Il responsabile Inps della certificazione Durc e l’allora revisore dei conti hanno ripercorso le fasi che permisero di accertare la falsificazione del Durc. Una falsificazione che secondo l’accusa venne attuata per poter ottenere un appalto dal municipio di Sparanise. Questo, in estrema sintesi, il racconto di quanto avvenuto oggi nell’udienza del processo a carico di una imprenditrice di Sparanise, e di due dirigenti dello stesso municipio. Il giudice subito dopo ha aggiornato l’udienza al prossimo marzo quando riprenderà il dibattimento.
Il processo è a carico di tre persone: l’imprenditrice Stefania Ranucci, della Diemme Costruzioni, e di due dirigenti comunali, Angelo Manica ed Antonio Cerullo, accusati a vario titolo di falso (l’imprenditrice) ed abuso d’ufficio (i dirigenti) per la vicenda della realizzazione del tratto del sistema fognario di via Capodimonte a Sparanise. Ieri mattina, sul banco dei testimoni proprio Merola, costituitosi parte civile in surroga al Comune con l’avvocato Salvatore Piccolo. Il consigliere ha spiegato di aver appreso dall’Albo pretorio dell’affidamento dei lavori alla Diemme. Un affidamento diretto essendo l’importo dei lavori sotto soglia. A quel punto Merola avrebbe chiesto gli atti, verificando alcune anomalie, tra cui il fatto che il Durc – di cui era stato certificato il possesso da parte della ditta – fosse arrivato in ritardo, circostanza che avrebbe costituito un motivo ostativo nell’affidamento. Di qui la denuncia ai carabinieri. La successiva verifica presso l’Inps, infatti, sarebbe emersa una situazione debitoria da parte dell’azienda relativa agli obblighi previdenziali e quindi il Durc, presentato in ritardo, sarebbe stato anche falso.

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