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Alife / Piedimonte Matese – Appalti truccati: politici, tecnico e imprenditore sotto processo

Alife / Piedimonte Matese – Superate le fasi formali, meramente tecniche, il processo nato dall’inchiesta The Queen è pronto per affrontare la fase dibattimentale. Verso la fine del prossimo mese di febbraio è stata fissata l’udienza durante la quale saranno ascoltati i primi testimoni.  Sul banco degli imputati siedono 35 persone fra cui l’ex sindaco di Alife, Giuseppe Avecone, l’ex assessore Gabriele Venditti, e l’ex tecnico comunale Claudio Accarino.  Sotto processo pure l’imprenditore di Piedimonte Matese Raffaele Zoccolillo.
Le altre persone coinvolte nel processo sono: Amato Renato, Apicella Michele, Aveta Aldo, Bosco Ferdinando, Cappiello Vito, Cascella Marco, Palermo Cerrone Mario, Conte Luigi Coppola Carlo, D’Alessio Claudio, D’Aniello Andrea (non si tratta del presidente del consiglio di Dragoni, è solo un caso di omonimia), De Biasio Claudio, De Cristofaro Domenico, Di Fraia Luciano, Di Mola Rino, La Regina Francesco, La Regina Guglielmo, Manocchia Vincenzo, Marrama Daniele, Martinelli Mario, Mazzocchi Salvatore, Meo Raffaele, Perillo Umberto, Piccolo Raffaele, Romano Corrado, Sommese Antonio, Sommese Pasquale Stenti Sergio, Testa Raffaele, Visone Salvatore, Zagaria Alessandro.
L’inchiesta ruota attorno all’ingegnere napoletano Guglielmo La Regina e per tale ragione l’inchiesta prende il nome di “The Queen”. Nel mirino degli inquirenti sono finiti 18 appalti concessi tra il 2013 e l’inizio del 2016 da vari comuni del Casertano, come Alife, tra cui lavori per ristrutturazioni di importanti immobili storici; tra gli imputati molti ingegneri e architetti nominati dai vari Comuni come componenti delle commissioni di gara responsabili dell’affidamento dei lavori, che, secondo i magistrati della Dda di Napoli, finivano quasi sempre a poche ditte, alcune collegate al clan Zagaria. Tra gli appalti regionali presi in considerazione dalla Dda i lavori relativi alla realizzazione del Museo Archeologico di Alife, e l’intervento denominato “Le Porte dei Parchi”, consistente nel restauro dei castelli medioevali ubicati nei vari paesi del casertano.

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