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Pietramelara – Minaccia di morte il prete: arrestato professore (il video con le sue dichiarazioni)

Pietramelara – Il professore Raffaele De Nuccio è stato arrestato e posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha ritenuto fondate in quanto “convincenti” le minacce rivolte dal docente verso il parroco del paese. Minacciae confermate anche in un video rilasciato in esclusiva alla nostra testata. (guarda il video con le parole del professore)
In data odierna, personale della Stazione dei Carabinieri di Pietramelara ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari , con attivazione di braccialetto elet­tronico, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei confronti di Raffaele De Nuccio (cl. 62), insegnante residente a Pietramelara, indagato per i delitti di lesio­ni aggravate, tentata violenza privata, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento.Le indagini, dirette da questa Procura della Repubblica, sono originate dall’aggressione, patita dal Parro­co – Don Giosuè Zannini – durante la celebrazione della Santa Messa del Natale del mese scorso. (guarda il video con le parole del professore)
A seguito del grave episodio consumato ai danni del Sacerdote, condotta attuata prima lanciando un can­delabro della Chiesa – conseguentemente danneggiato – all ‘indirizzo della vittima, seguita poi da un’aggressione fisica alla stessa,De Nuccio rivendicava nell’immediatezza il gesto, minacciando risolutamente di morte il parroco. Nei giorni successivi l’indagato rilasciava poi una video intervista ad una giornalista locale, nella quale ribadiva la premeditata volontà di voler uccidere il parroco, giungendo persino ad indicarne la modalità, mediante “sgozzamento”, azione che avrebbe attuato, secondo le sue palesate intenzioni, in un futuro non remoto. Motivava  la sua determinazion e omicidiaria quale futura sanzione dovuta a supposti  soprusi subiti, in passato, condizionando pubblicamente la mancata esecuzione dell’omicidio ad una pretesa “confessione” da ren­dere, da parte del religioso, per fatti nebulosi ed incomprensibili. Nel  corso delle indagini, come consueto estremamente rapide, veniva operata una perquisizione presso l’abitazione  dell’indagato, sequestrata  documentazione  e strumenti  da punte  e da taglio  potenzialmente  idonei all’offesa, nonché assunte informazioni da diverse persone che consentivano una ricostruzione precisa degli eventi. (guarda il video con le parole del professore)
E’ stato conseguentemente possibile giungere in tempi ridotti alla richiesta di misura cautelare degli arre­sti domiciliari – cautela massima prevista dalla legge per i delitti consumati – alla successiva ordinanza applicati­va del Giudice delle indagini preli minari e dalla esecuzione del provvedimento cautelare, ponendo dunque argine alla dinamica criminale. (guarda il video con le parole del professore)

 

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